Varese città
universitaria. Per ora, ormai lo sanno tutti, non è così. E'
vero che a Varese c'è l'università ma questo non significa che
la città sappia dare ospitalità ai suoi studenti. Di un campus
si è parlato spesso, la zona è già stata individuata ed è a
Bizzozero, ma per ora è sulla carta.
L'argomento è stato affrontato questo pomeriggio (20 maggio
ndr) dai rappresentati dei Ds che hanno però calato il loro asso
nella manica: Luciano Caffini, Presidente dell'Associazione
Lombarda delle Cooperative di Abitazione che di campus
universitari ha una lunga esperienza.
«E' importante - ha spiegato Caffini - che il campus si inserisca
perfettamente nel tessuto sociale della città. Non esiste un
modello di campus valido ovunque, deve esserci flessibilità nella
progettazione. Tutto, luoghi di divertimento, servizi, deve essere
organizzato dopo aver studiato bene il quartiere, la
viabilità». «Puntiamo
molto sulla formazione - ha aggiunto Emiliano Cacioppo, capolista
dell'Ulivo - e formazione non vuol dire solo scuola e università
vuol dire anche luoghi in cui socializzare, in cui dopo lo studio
ci si possa incontrare. Per questo la cittadella del studi che
immaginiamo ha biblioteche, mense ma anche ampi spazi verdi e
punti di ritrovo e ovviamente di divertimento».
«Ci sarà massima collaborazione tra Comune Provincia anche su
questo tema - ha detto poi Stefano Tosi, candidato a Villa
Recalcati - Non è stato così in passato, tra Provincia e
capoluogo non c'è mai stato accordo e questo ha spesso bloccato i
progetti. Alfieri ed io lavoreremo insieme anche su questo
progetto perché Varese diventi un riferimento per la
Lombardia».
«Abbiamo le idee molto chiare - ha concluso Alessandro Alfieri -
Fino ad oggi sulla questione del campus è mancata la
progettualità, se ne è parlato ma mai entrando nel dettaglio.
Noi faremo degli incontri anche con la gente di Bizzozero per
esporre i progetti, chiarire dubbi e perplessità. Sappiamo
che cosa manca a Varese per diventare città universitaria
così come sappiamo che l'università deve essere ancorata al
mondo del lavoro: non ha senso, secondo noi, fare come ha
fatto recentemente Fumagalli, ovvero proporre di istituire la
facoltà di scienze del governo federale. Mi sembra fuori dalla
realtà oltre che assolutamente inutile».
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