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Speciale elezioni - Gerenzano – In consiglio comunale da quattro anni il 27enne Emanuele Pini rappresenta il centrosinistra unito
Pini: «Il paese ha bisogno di un sindaco giovane che stia tra la gente» 

Anche il centrosinistra di Gerenzano punta su un giovane. Alessandro Pini ha infatti 27 anni ed è il candidato sindaco del centrosinistra unito del paese. Laureato in scienze politiche, è iscritto al partito popolare dal ’98, da quattro anni è consigliere comunale e recentemente è stato eletto coordinatore del collegio di Saronno del partito popolare. «Quando poi il partito popolare è confluito nella Margherita, mi sono dato da fare per fondare un circolo anche qui a Gerenzano».

Come mai ha deciso di candidarsi come sindaco?
«Sono convinto che Gerenzano abbia bisogno di un sindaco giovane e a tempo pieno, che non abbia paura di girare tra la gente e stare con la gente. Il primo cittadino ha bisogno di stare nelle associazioni, nei bar, nelle scuole, per capire i reali bisogni dei cittadini».

Dopo anni di amministrazione della Lega Nord, qual è il maggior problema che bisognerebbe subito affrontare nel caso venisse eletto?
«La Lega, nei primi quattro anni di amministrazione ha fatto una gestione decorosa. Nei secondi quattro anni hanno perso il collegamento con la popolazione, non sono stati in grado di seguire le osservazioni che pervenivano dai cittadini. La cosa fondamentale sarà riallacciare i rapporti con la cittadinanza. Io sono convinto che un’Amministrazione può anche commettere degli errori, ma bisogna anche avere l’umiltà di tornare sui propri passi. Mi riferisco alla convenzione del campo sportivo, alla gestione del palazzetto, alla viabilità».

La vostra è una lista composta da molti giovani…
«Diciamo che per metà è una lista di persone giovani quasi tutte laureate, mentre l’altra metà e composta da gente di maggior esperienza tra cui anche figure già esperte nella politica».

In tre parole, quali sono i punti fondamentali del programma?
«Innanzitutto la partecipazione. È al centro del nostro programma e si addice allo slogan che abbiamo scelto che è “risveglia la tua Gerenzano”. Il paese si sta trasformando in un dormitorio dove manca sempre più l’aggregazione. Poi bisogna recuperare il rapporto con le associazioni che negli ultimi anni è stato troppo trascurato. Infine bisognerà portare a termine le opere recentemente cominciate come il palazzo municipale, le piazze e rivedere la viabilità che sta creando parecchi problemi in paese».

L’attuale situazione politica di Gerenzano è piuttosto strana: una coalizione di centrosinistra e tre candidati di centrodestra. Pensa di esserne avvantaggiato?
«Senz’altro. Diciamo che nella Casa delle Libertà c’è stato un divorzio prima ancora che avvenisse il matrimonio. Noi partiamo alla pari con gli altri partiti. Sono convinto di avere dalla mia gran parte dell’elettorato giovane e anche gran parte di quelle persone che hanno votato Lega quattro anni fa e oggi sono piuttosto deluse».

 Manuel Sgarella
manuelsg@tin.it