Ha
fatto il capostazione proprio a Tradate per anni e, oggi 63enne,
è alla guida della lista dell’Unione di Centro che appoggia la
candidatura di Stefano Candiani a sindaco della città. Iscritto
nella vecchia Democrazia Cristiana dal 1957 al 1993, ha
successivamente aderito al CDU divenendo, con le amministrative
del ’97, consigliere comunale di minoranza per il Polo per le
Libertà. «Ho deciso di ricandidarmi nella Casa delle Libertà
perché da più parti mi è giunto l’invito a continuare il mio
lavoro a favore delle Associazioni di Volontariato, soprattutto
quelle di ispirazione cattolica».
Con
quale criterio è stata stilata la lista dell’Unione di centro?
«La
nostra lista, anche se fatta negli ultimi giorni utili, ha scelto
persone che non hanno mai fatto politica attiva, né hanno avuto
mai necessità di appoggi politici per il loro lavoro».
Quale
il vostro maggiore contributo al programma stilato con tutto il
centrodestra?
«Potrei
ripetere quanto detto prima. ma vado oltre. I servizi sociali
hanno bisogno di essere ristrutturati con una programmazione seria
e a medio-lungo termine attraverso un dialogo continuo e
produttivo con le varie forze che operano nel volontariato
chiedendo anche il consiglio dei medici di base se disponibili».
Quali
i maggiori problemi della città?
«Tradate
deve convincersi che è una vera città: piccola per numero di
abitanti, ma grande per possibilità economiche e imprenditoriali.
Si può già considerare la città dei servizi. Ospedali, scuole,
banche, finanziarie, assicurazioni la rendono meta di un gran
numero di persone del territorio limitrofo. Per questo motivo
l’impegno della prossima Amministrazione Comunale, spero la Casa
delle Libertà, deve vertere necessariamente al rifacimento del
Centro Storico con parcheggi e luoghi di ritrovo per giovani e
anziani. Ripensare ad una illuminazione adeguata. Studiare un
oculato sviluppo urbanistico che soddisfi la richiesta di
abitazioni e, nello stesso tempo, rispetti l’ambiente.
Incentivare il commercio, l’industria e l’artigianato
favorendo lo sviluppo di attrezzature ricettive soprattutto
alberghi e luoghi di svago. In poche parole Tradate deve
sviluppare quella economia di mercato necessaria per essere
considerata la vera città guida del territorio».
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