«Definirci
una lista di disturbo è un insulto all'intelligenza dei
cittadini.» Gabriella Benigna, candidata alla presidenza della
Provincia sotto il logo di Alleanza Lombarda, respinge con
fermezza e un pizzico di rabbia l'attacco dei "cugini lumbard"
«È dal 1992 che ci presentiamo alle consultazioni e ogni
volta abbiamo aumentato il consenso degli elettori.»
Un tempo nel consiglio di amministrazione di un'azienda
metalmeccanica, Gabriella Benigna, bergamasca, è entrata in
politica lo scorso anno nelle fila dell'Alleanza Lombarda e da
allora ha percorso velocemente la carriera politica arrivando,
oggi, ad essere consulente parlamentare.
«È ora di smetterla di leggere i nostri risultati come degli
errori degli italiani. Noi non abbiamo nulla contro Bossi: lui ha
creato un movimento rivoluzionario ma oggi non condividiamo le sue
scelte. Noi lottiamo per l'autonomia delle province. Vogliamo per
Varese uno status come quello di Trento e Bolzano, dove i soldi
raccolti rimangono in zona. Il nostro movimento ha presentato
candidati per la Provincia e per il Comune di Varese, e poi a
Crema e Darfo Boario. Vogliamo espanderci in Lombardia e io mi
occuperò di Varese.»
Non condividete le scelte di
Bossi per le alleanze o per gli obiettivi?
«Noi non parliamo di secessione, di Nord o Sud. Vogliamo una cosa
sola : essere padroni a casa nostra.
E per la nostra Provincia,
su cosa punterete?
«Sull'autonomia. Oggi noi non vogliamo dilungarci in promesse su
questa o quest'altra cosa, riempiendo un libro dei sogni che poi
potrà a meno avverarsi. L'unico nostro vero obiettivo è
l'autonomia come quella di Trento e Bolzano. »
Come gestirete la campagna
elettorale?
«Saremo presenti sul territorio, per farci conoscere, per rendere
chiari i nostri obiettivi. Ascolteremo i cittadini, staremo loro
vicino per tutte le esigenze.»
Alessandra
Toni
alessandra@varesenews.it
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