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Speciale
elezioni -
Busto Arsizio - Presentate le
liste che sostengono il candidato di Centrosinistra, Rifondazione
e Di Pietro |
Alberto
Grandi: «Abbiamo le idee
giuste per cambiare la città»
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Sicuri dei propri
mezzi, convinti di avere in mano il migliore dei programmi
possibili. Così il centrosinistra allargato a Italia dei valori e
Rifondazione che sostiene Alberto Grandi ha presentato le proprie
liste. Sul palco Alessandro Berteotti della Margherita e Grandi
stesso. In un'ora di dibattito i due leader dello schieramento
hanno tracciato le linee e il senso della partecipazione alla
contesa elettorale del centrosinistra. «Una serata importante per
chi crede che qui possa nascere qualcosa di nuovo» ha detto
Berteotti, che poi ha introdotto il programma, respingendo l'idea
che la mediazione possa aver appiattito l'ipotesi di governo
formulata dalla coalizione. «Spero che non la si butti troppo in
politica - ha detto invece Grandi - perché se sapremo parlare
alla gente dei problemi veri della città noi avremo molte
possibilità». Grandi ha disegnato un quadro di Busto Arsizio
poco demagogico, attribuendo al sindaco Tosi meriti e demeriti, ma
criticando fortemente l'assenza di politica e partecipazione degli
ultimi anni. L'esponente diessino non ha
rinunciato a un affondo sulle vicenda delle candidature: «La
nostra coalizione viene dal territorio, mentre il centrodestra ha
scelto altrove i candidati». E dal territorio riparte dunque la voglia
di politica di Alberto Grandi. «Andiamo nei quartieri, spieghiamo
ai cittadini il nostro programma, parliamo con le persone,
facciamoci conoscere». Il documento che a giudizio del
centrosinistra potrebbe cambiare il volto di Busto Arsizio è articolato
in sette punti. Si parla prima di tutto del metodo di lavoro:
partecipazione della città come bandiera della democrazia
amministrativa. Grandi ha poi voluto puntare sulla macchina
comunale, sull'attenzione al lavoro sia come rivitalizzazione
della zona industriale che come sostegno ai lavoratori
disoccupati. Ambiente e territorio saranno poi al centro di un piano
strategico. «Dobbiamo costituire un'autorità d'area con
Gallarate, Castellanza e Legnano per salvaguardare l'ambiente e
programmare il futuro». Provvedere alla raccolta dei rifiuti,
come coniugare aria, trasporti e verde pubblico («Vogliamo creare
un dipartimento del verde che renda famosa Busto per i suoi giardini»),
e poi proposte concrete quartiere per quartiere, che il candidato
del centrosinistra ha snocciolato una per una: dalla
riqualificazione di Borsano, ai collegamenti di S.Anna, alla
creazione di un viale alberato al Redentore. Sul piano dei servizi
sociali Alberto Grandi conta di costruire un centro sociale per i
giovani. Nel settore sportivo vorrebbe invece creare una
cittadella dello sport tra il palazzetto e il museo del tessile.
Dice poi qualcosa realmente di centro e di sinistra quando parla
di accoglienza. «La nostra città non sa accogliere né i ricchi né
i poveri: qui, a cinque chilometri dalla Malpensa, manca un
albergo a tre stelle, così come manca un centro di accoglienza
che dia un rifugio ai bisognosi, una scelta che andrebbe a
beneficio di tutti e che ci permetterebbe di avere anche più
sicurezza». Infine una curiosità: l'ultimo punto del programma amministrativo
parla della salvaguardia degli animali. Progressisti per Busto,
Rifondazione Comunista, Margherita e Italia dei valori sono le
quattro liste che sostengono Grandi. Novanta candidati che
tenteranno di strappare al centrodestra il governo della città.
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Roberto
Rotondo
roberto@varesenews.it
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