Spazi pubblicitari

Malnate - Il sindaco uscente Olinto Manini ci riprova. Intervista al candidato dell'Ulivo
Tanti progetti rimasti in sospeso, 
il sindaco Manini torna alla carica

Ricandidarsi per concludere  ciò che si è lasciato in sospeso durante i quattro anni di governo. E un po' con questo spirito che il sindaco uscente di Malnate Olinto Manini, si ripresenta a queste amministrative. 
Quattro anni, dal 1997 al 2001, che sono diventati quasi cinque per effetto dell'accorpamento del momento elettorale, ma che non sono stati sufficienti per risolvere tutte le questioni ancora aperte.
«Abbiamo fatto molto - dice Manini - e lo spieghiamo nel dettaglio anche nelle pagine del sito che abbiamo da poco pubblicato (www.ulivomalnate.it). Ma mi rendo conto che l'impegno su alcune questioni non può diminuire, mi riferisco, per esempio, all'ambiente e alla viabilità, un grosso problema per Malnate».
Questo significa che avete già individuato delle soluzioni?
«Certamente, anche perché il territorio lo conosciamo bene ed è quello su cui abbiamo lavorato per tutti questi anni. Abbiamo intensificato la cura del nostro territorio: abbiamo realizzato le fogne in alcune vie di Malnate, monitorato l'aria, abbiamo costituito il Parco del Lanza. Ma sarà nostra cura ridurre ulteriormente l’inquinamento da traffico tenendo sotto controllo i vari tipi di  emissioni gassose; vogliamo inoltre attivarci per promuovere le opportune bonifiche alla Folla e della ex-cava Cattaneo. Cercheremo inoltre una soluzione definitiva per la Briantea, l'arteria che taglia in due la città: la soluzione proposta dall'Anas non ci soddisfa e abbiamo già pensato ad una alternativa che potrebbe risolvere definitivamente il problema del traffico».
Ambiente, viabilità e attenzione alla persona sono al centro del vostro programma elettorale; lo stesso vale per Rifondazione Comunista che si presenta da sola alle amministrative? Un accordo era davvero impossibile?
«Purtroppo sì - risponde il sindaco uscente - e per noi è motivo di rammarico, ma i punti di contrasto erano davvero troppi e quindi ognuno ha preso la sua strada».
Quasi cinque anni di lavoro: quali errori ha commesso questo governo di centrosinistra? 
«Errori ne abbiamo commessi, senza dubbio, ma se c'è una cosa che devo rimproverarmi è forse il fatto che in alcune circostanze avrei dovuto avere più coraggio, più mordente, più voglia di rischiare. Non l'ho sempre fatto e oggi, tornassi indietro, avrei un atteggiamento diverso. I risultati sarebbero arrivati più in fretta».

                                                                                                                               Roberta Bertolini