Arsago Seprio - L'ex sindaco stravince riducendo ai minimi termini i rivali di PdL-Giovani per Arsago, Lega Nord e Arsago Democratica. È la vittoria della poltiica delle liste civiche contro quella "schierata"
Montagnoli straccia tutti: "I partiti non servono"

Ad Arsago Seprio le elezioni comunali culminano nella disfatta della politica di schieramento e di partito: a vincere è un uomo solo al comando, Claudio Montagnoli, con la sua lista, Con Noi per Arsago. Ed ad accodarsi effettivamente è stato mezzo paese, anzi di più. Ben 1642 (57,5%) i voti caduti a pioggia sull'uomo che fu sindaco dal 1995 al 2004. Disfatta clamorosa per tutti i rivali: i Giovani per Arsago, nonostante la fusione con il PdL non vanno oltre 682 voti (22%), la Lega Nord resta a quota 386 (13,5%), Arsago Democratica è inchiodata a 200 (7%). Risultati negativi e sotto le attese un po' per tutti: Montagnoli pigliatutti e non ce n'è per nessuno. «Hanno vinto le persone» commenta con un largo sorriso il sindaco eletto, «quanto è successo oggi è merito non tanto e solo mio, ma di tutte le persone, eterogenee per età e professione e tutte nuove alla politica, che hanno lavorato con me per questo importante appuntamento». Ci sono state discussioni, anche polemiche, velate e non. Montagnoli ha avuto ragione, e ride bene chi ride ultimo, in politica come nella vita. «I partiti hanno dimostrato che non servono, da noi contano le persone» ribadisce: una posizione che le altre liste ovviamente non hanno mandato giù. Ma dovranno farsene una ragione.

Quanto all'amministrazione, il vicesindaco sarà Piero Teruzzi: per il resto, la squadra è da definire. Ma per uno con l'esperienza di Montagnoli alle spalle, non sarà difficile trovare le persone adatte. Proprio la capacità di "fare rete" e agire per tempo è stata la sua arma vincente. Ce lo dice indirettamente la rivale Patrizia Stoppa, amareggiata per le proporzioni della débacle ma attesa comunque a un posto da consigliere. «Avevamo cercato di contattare varie persone del mondo delle associazioni qui in paese, ma invariabilmente declinavano... perchè era arrivato prima lui». Sindaco sprint, dunque, ma con la rincorsa lunga.

SdA
Lunedi 8 Giugno 2009