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Arsago Seprio - Cosė il candidato della lista PdL-Giovani per Arsago al termine dell'incontro pubblico che ha visto relatori i massimi esponenti provinciali di categoria delle micro e piccole imprese e del commercio. "Per l'aeroporto non servono no incondizionati, ma regole precise"
Mastorgio: "Arsago ha bisogno di innovazione... e di regole per Malpensa"
Arsago Seprio ha bisogno di innovazione. Ne è convinto Paolo Mastorgio, candidato sindaco del paese per la lista PdL-Giovani per Arsago. Lunedì sera le scuole elementari Aldo Moro hanno ospitato un importante incontro con tutti i vertici delle micro e piccole imprese (MPI) e del commercio varesino, da Confartigianato a CNA, da Ascom a Confesercenti. «Non è la prima assemblea che teniamo, e che lunedì prossimo ci occuperemo di un tema fondamentale come il Piano di Governo del Territorio». Il metodo con cui il centrodestra arsaghese vuole incontrare la cittadinanza è questo: «dialogare, confrontarsi», argomenta il giovane candidato sindaco, «poi però saper essere pragmatici e responsabili, soprattutto avere il coraggio di scegliere, sapere in che direzione muoversi». La serata, spiega, è stata voluta per rapportarsi con tutto ciò che è «extra-arsaghese»: e tutto quanto è stato detto dai protagonisti del mondo del lavoro autonomo sarà tenuto in ogni caso, promette, nel debito conto. Un altro tema fondamentale ad Arsago, oltre a quello di industria e commercio, è Malpensa, i cui aerei a più riprese rombavano sopra il luogo dell'incontro, in piena serata. «Il 7 ottobre scorso» ricorda Mastorgio «abbiamo inviato all'Europarlamento una petizione relativa all'aeroporto, con sette richieste precise. Il nostro è un approccio realistico, i no incondizionati a terze, quarte e quinte piste varie non servono. Bisogna invece armonizzare lo sviluppo dell'aeroporto con aspetti lavorativi, sociali, ambientali, economici, infrastrutturali». Queste le richieste avanzate a Strasburgo: due euro di tassa dimbarco a passeggero a beneficio dei Comuni che rientrano nelle cosiddette curve isofoniche che misurano l'esposizione al rumore; fondi europei per insonorizzazione delle case e degli ambienti di lavoro e studio; installazione di strumenti per misurare l'inquinamento da rumore; monitoraggio sanitario sulle popolazioni coinvolte; stop ai voli notturni, almeno dalle 22,30 alle 6,30; standard qualitativi minimi per gli aeromobili, da esigere meno rumorosi e meno inquinanti; infine, partecipazione diretta dei sindaci dei Comuni dell'area al CdA di Sea, l'ente gestore dell'aeroporto. «Bisogna privilegiare il lavoro, a Malpensa come nel commercio» concludeva il candidato sindaco.
SdA
Martedi 19 Maggio 2009 |