Cavaria con Premezzo - Durante la serata uno dei candidati ha polemizzato con la Lega Nord per la strumetalizzazione dell'omicidio di Giuseppe Monterosso: "una persona onesta che aveva pagato il suo debito"
La Marelli svela la sua squadra
Daniela Marelli ha “scoperto i suoi volti”: gli uomini, le donne, i ragazzi e le ragazze che compongono la sua squadra. Li ha presentati ieri sera, venerdì 15 maggio, alla sala consiliare, dove ad uno ad uno hanno raccontato i motivi che li hanno spinti a sostenere il progetto della candidata sindaco della lista “Futuro Cavaria con Premezzo”. Il consulente aziendale, il pensionato, ma anche il “brillante” studente e la determinata studentessa ventenne che “riempiono di emozione il cuore del “grande tessitore” Nino Caianiello, che, come sempre accade, anche per questa lista si è speso in prima persona, e ha partecipato alla presentazione. «Vedere giovani così determinati mi riempie di emozione – ha confidato Caianiello – ed essere riuscito a comporre questa squadra ancora di più. Sono convinto che il progetto di Daniela Marelli sarà in grado di dare lustro e prestigio a questo paese»
Anche a questo secondo appuntamento della campagna elettorale di Daniela Marelli è emerso il dato su cui il sindaco evidentemente punta di più: fare rete con le altre istituzioni. Lo ha dimostrato il giorno della sua presentazione alla stampa, quando ad accompagnarla c’erano
l’assessore regionale Luca ferrazzi, e gli assessori provinciali Simenoni e Martignoni, e lo ha dimostrato anche questa volta, con la presenza dell'assessore provinciale alla viabilità, Aldo Simeoni e un commento introduttivo dell’assessore provinciale all’ambiente Luca Marsico. «Ho condiviso con Daniela un pezzo di percorso all’interno della Provincia – ha detto l’assessore – ho potuto constatare la sua esperienza e la sua capacità di fare e sono convinto che Cavaria possa ritenersi fortunata ad avere una persona come lei in corsa per la sua amministrazione. Sono due i punti su cui mi sento di sposare maggiormente il progetto di daniela: L’attenzione per l’ambiente e la sicurezza. Per l’ambiente perché è un tratto fondamentale dell’amministrazione politica di una realtà locale, e iniziative di differenziazione dei rifiuti come quella proposta dalla Marelli sono opere concrete per la sua salvaguardia. E sicurezza, perché un sindaco di un paese come Cavaria è anche Ufficiale di Sicurezza e il rapporto con le forze dell’ordine che la vostra candidata saprà assicurare è una risorsa importante che non va sottovalutata, visti anche i recenti eventi di sangue che si sono verificati. Da parte mia – ha concluso l’assessore provinciale – assicuro a Daniela Marelli tutto il sostegno della Provincia in questa sua avventura politica».
Una situazione particolare quella di Cavaria con Premezzo, dove le liste di entrambi gli schieramenti si sono presentate alle elezioni estremamente frammentate. Cinque sono infatti le forze politiche che si sono affaciate a queste elezioni: due a destra e tre a sinistra, «una spaccatura dovuta a una maggioranza di centro sinistra attaccata al potere – ha commentato Nino Caianiello – il fatto che ci siano 3 liste è a mio parere abbastanza sintomatico di questa situazione, e di incomunicabilità tra di loro».
Non meno marcata, però, la frattura tra la lista della Marelli e quella della Lega Nord. Almeno a giudicare dalle parole di Gianpaolo Rapa, in lista con la Candidata sindaco e già consigliere di minoranza dell’attuale amministrazione, che tornando ai fatti di sangue del 6 maggio, quando Giuseppe Monterosso, un imprenditore in soggiorno forzato a Cavaria per legami con la malavita organizzata nissena, è stata ucciso a colpi d’arma da fuoco da killer della mafia, ha detto: «Era un amico e una persona onesta che aveva pagato il suo debito con la giustizia – ha detto Rapa – e io non eccetto la strumentalizzazione politica che altri partiti stanno facendo sulla sua morte. È una cosa che non accetto e di cui si dovrebbero vergognare». Nei giorni scorsi la Lega Nord aveva alzato il tiro su questa vicenda facendo stampare dei manifesti che paragonavano Cavaria al far west, proprio in riferimento all’omicido di Monterosso.