|
Gavirate - Felice Paronelli ha giurato per la seconda volta riassumendo il ruolo di primo cittadino. Nel suo primo discorso ha teso la mano alle opposizioni che non hanno nascosto il proprio scetticismo
Insediata la giunta Paronelli, tra stoccate e provocazioni
A Gavirate, nella sala consiliare di Villa De Ambrosis gremita, si è insediato ufficialmente il “Paronelli bis”.Un’assemblea che ha dimostrato, sin dalle prime battute, una dialettica vivace e tagliente. Il fuoco alle polveri è stato dato innanzitutto da Silvana Alberio che, dopo aver ringraziato i cittadini per la fiducia attribuitole con oltre 2500 preferenze, ha accusato la giunta di non aver rispettato il mandato dei cittadini: « I cinque consiglieri più votati non sono presenti nella giunta – ha sottolineato la dottoressa Alberio - una situazione legata agli accordi pre elettorali, decisi in sedi che nulla hanno a che fare con Gavirate e con il suo elettorato. Il pensiero che il futuro di questa comunità venga decisa altrove mi fa orrore». Un’accusa ripresa e rilanciata da Ivano Franzetti, il più votato ( insieme a Marco Zaninelli della lista di Paronelli) nella lista che sosteneva Brunella: « In questa tornata elettorale hanno vinto i simboli, nonostante noi fossimo convinti che la loro stagione fosse giunta al termine. Spero che quegli stessi simboli permetteranno di amministrare. Oggi sappiamo solo che le persone di cui i gaviratesi si fidavano maggiormente sono fuori dalla giunta. Un ex assessore come Zaninelli, che ha lavorato benissimo negli ultimi due mandati e che ha ottenuto il massimo dei voti è stato escluso. Perché? Forse perché è dell’UDC e quindi non deve avere “cadreghe”? Tutto avrei pensato tranne quello di rivedere in giunta, persone che avevano voltato le spalle al sindaco alla fine dello scorso mandato accettando il rischio di un commissariamento che solo noi dell’opposizione abbiamo contribuito ad evitare ( Tardugno e Sechi, ndr)». Parole pesanti a cui nessuno della maggioranza ha replicato lasciando al pubblico presente in aula la possibilità di sottolineare con applausi fragorosi le accuse. E sì che la serata era iniziata con il messaggio di collaborazione e di costruttivo confronto lanciato dal primo cittadino desideroso di mettere una pietra sul passato e di guardare avanti con fiducia: «le battaglie vanno fatte sui principi e non tra le persone. Il dibattito è necessario purchè sia fatto con stile d sobrietà - aveva detto Paronelli nel suo discorso che seguiva al giuramento e in cui aveva descritto le linee guida dell’amministrazione, materia da specificare nel Piano generale di sviluppo 2009 – 2014 che verrà approvato nel mese di settembre: sicurezza, servizi sociali, territorio, lavori pubblici, ambiente, attività economiche, servizi scolastici, cultura, associazioni e volontariato, attività sportive, servizi al cittadino. Una lettura veloce ma puntuale che, però, non ha mancato di sollevare l’ennesima critica sulla questione CRI: « L’annuncio fatto dal Sindaco che sarà il sindaco di tutti i cittadini e che darà risposte concrete e chiare a tutti – ha ironizzato Simone Foti – mi fa ben sperare anche se, ancora stasera, non si è ben capito cosa sarà della CRI. Si parla ancora di “individuazione di una soluzione condivisa” un modo nebuloso per rinviare la questione». Fuochi d’artificio, dunque, sin dalle prime battute che aprono a uno scenario delicato per la nuova giunta, chiamata a dimostrare la propria autonomia dalle segreterie provinciali di partito e la capacità di rispondere puntualmente alle richieste dei gaviratesi.
Alessandra Toni
Venerdi 26 Giugno 2009 |