Gemonio - L'ex vicesindaco č il capolista di "Uniti e Presenti" e punta forte sui lavori pubblici. «Senza dimenticare il sociale per il quale coinvolgeremo le associazioni gią presenti in paese»
Da Alberto Mailli una stretta di mano ai cittadini

 È stato vicesindaco e assessore ai lavori pubblici dell'attuale amministrazione, incarichi lasciati dopo la “rottura” con il primo cittadino Fabio Felli. Ora Alberto Mailli, ingegnere 41enne, corre da solo, a capo della lista “Uniti e Presenti” che partecipa alle elezioni di Gemonio.


Mailli, iniziamo dal nome e dal simbolo: come li ha scelti?
«La coesione del gruppo e la presenza fisica all'interno del paese, sul territorio, devono essere le linee guida della nostra azione. Per il logo abbiamo scelto la stretta di mano e il tricolore, perché riteniamo siano due simboli della disponibilità e dell'aiuto concreto che ci proponiamo di dare al cittadino».

Veniamo alla composizione della lista: con lei c'è un altro “fuoriuscito” dall'attuale maggioranza, Francesco Magrin. E gli altri?
«Io e Francesco abbiamo contattato persone con cui abbiamo un rapporto di amicizia e fiducia, gente che può dare un aiuto in caso di amministrazione sulle diverse aree di intervento. Andiamo da chi ha conoscenze e sensibilità nel sociale a chi è attivo nello sport del paese o a chi si dà da fare con la Pro Loco. Inoltre i candidati rappresentano un po' tutto il territorio e conoscono le necessità delle varie zone di Gemonio. E poi abbiamo Alberto Jemoli che è stato sindaco, seppur per un breve periodo, ed è persona preparata e stimata».

 
Alla fine però, sarete in quattro a contendervi la vittoria: non era proprio possibile trovare accordi con altri gruppi?
«Abbiamo avuto contatti con tutti, Felli compreso: da parte nostra c'è stata una specie di consultazione con le altre liste ma per tutta una serie di ragioni non si sono concretizzati “apparentamenti”.

 
Il vostro principale “cavallo di battaglia” sono senz'altro i lavori pubblici. Quali sono le idee per il futuro in questo campo?
«Questo è il nostro punto di partenza, vista anche la recente esperienza diretta da assessore e da consigliere; abbiamo individuato una serie di nuove opere e stiamo già pensando a come reperire i fondi. Non è vero che servono amicizie politiche per averli, sarebbe scandaloso: bisogna invece presentare progetti adeguati e i soldi si ottengono. Nel dettaglio, vorremmo ripristinare il laghetto in località Luveditt (verso Azzio ndr) dove purtroppo nei decenni scorsi era posizionata la discarica: pensiamo alla possibilità oltre che di riavere il lago, anche di attrezzare l'area circostante. Poi, per completare il sistema dell'acquedotto, serve un bacino sulla sommità della collina mentre dovremo affrontare la situazione dell'asilo, troppo piccolo e mal posizionato per le esigenze attuali. Andrà individuata un'area dove costruirne uno nuovo. Oltre a questi grandi lavori voglio porre l'attenzione sull'arredo urbano e la sistemazione di alcune particolarità del nostro paese: pensiamo per esempio alla riqualificazione delle scalinate che in molti casi versano in pessime condizioni: il recupero del centro storico è fondamentale».

 
Nell'incontro pubblico che l'ha vista protagonista ha accennato alla Polizia Locale. C'è qualcosa che va cambiato?
«Il consorzio che è stato creato è un'ottima struttura con agenti preparati, ma io credo possa essere usato in maniera un po' di versa. Ora mi sembra spersonalizzato: mi piacerebbe riaprire un ufficio anche in paese, migliorare la presenza e, rispetto a ora, privilegiare la prevenzione sulla repressione.

 
Sul vostro volantino informativo dedicate un certo spazio ai servizi sociali. Dove intendete intervenire?
«Abbiamo la vocazione al dialogo, e quindi l'intenzione di ascoltare e capire i problemi della gente e darsi da fare per proporre le soluzioni. Il nostro gruppo ha individuato una serie di punti su cui intervenire: iniziamo dalle scuole e dall'interazione con le associazioni attive in paese. Penso ad esempio al Centro Anziani per le iniziative della terza età, o Gemonio Donne per la gestione degli ambulatori: stanno già lavorando molto bene, vale la pena di sostenerle ancora di più. Inoltre ci interessa restare vicini alla popolazione con un servizio infermieristico adeguato e un'autovettura dedicata all'area dei servizi sociali. Vicino a questo ambito poi, io parlerei anche dello sport e del tempo libero; non è vero che – come qualcuno ha insinuato – io voglia mettere particolari freni a manifestazioni e feste: semplicemente è necessario rispettare orari e modalità che sono già previste».

 
Chiudiamo con la domanda che sta a cuore al nostro giornale, quella sull'informatizzazione. Cosa avete in programma su questo piano?
«Rispetto a qualche anno fa, questo è un tema fondamentale. Oggi si può già comunicare via web con i diversi uffici ed è giusto che si seguano queste strade. Però non vorrei tagliare fuori chi non usa e soprattutto non userà internet: i servizi vanno informatizzati ma sarà sempre possibile utilizzare i metodi tradizionali».
Damiano Franzetti
Giovedi 25 Marzo 2010