Samarate - Cinque domande di ampio respiro sulle scelte per il futuro della cittą: le risposte dei quattro candidati invitati al dibattito promosso da Fondazione Montevecchio
Scuole, strade, cultura: le strategie dei candidati a confronto
Confronto elettorale ricco di spunti martedì sera a Samarate: nel corso della serata, promossa dalla Fondazione Montevecchio e ospitata nell'atrio del palazzo municipale, si è discusso di alcuni dei temi principali al centro del dibattito. Da quelli di portata più generale - come il lavoro - e "tipici" dell'attività del Comune - urbanistica, strade, edilizia scolastica -, passando per alcuni punti particolarmente controversi, come quelli relativi al rinnovo delle piazze cittadine e alle strutture di ritrovo sociale e culturale. Per ognuna delle cinque domande presentiamo una sintesi delle risposte dei quattro candidati: Pietro Bosello (Samarate Città Viva); Marco Rossini (Sinistra per Samarate - Rifondazione); Vittorio Solanti (sindaco uscente, Pd, Italia dei Valori, PdCI, Sinistra e Libertà); Leonardo Tarantino (Lega Nord, PdL)

I lavori di Piazza Volta hanno creato un forte dibattito negli ultimi tre mesi, quando il cantiere è entrato nella fase più impegnativa, che riguarda la pavimentazione della piazza vera e propria e di via Indipendenza.
Bosello: «C’è un eccesso di modernismo: il cemento non mi piace, avrei fatto scelte diverse». Critico anche sulla scelta di fare i lavori in inverno, Bosello ha ribadito la necessità di una «vera sinergia con i commercianti, per rilanciare la piazza non basta solo una nuova pavimentazione.
Rossini: «Positiva la fase progettuale con grande coinvolgimento dei cittadini. I disagi ci sono stati, ma la disponibilità di parcheggio è complessivamente adeguata (147 posti complessivi). Il progetto è valido, oltre al cemento ci saranno anche tanti alberi».
Solanti: «I materiali sono all'avanguardia in Europa, solo a Samarate creano dibattito: ridurranno anche la necessità di manutenzione e i costi relativi». «La sospensione dei lavori [che ha ritardato l'intervento] è stata fatta per rispettare la legalità, di fronte ad una segnalazione della Prefettura».
Tarantino: «Non siamo certo contrari alla riqualificazione, ma ai modi con cui si è fatta». Molto critico poi sul risultato, «l'unica piazza di cemento della provincia di Varese»
 
Il Centro culturale polivalente ipotizzato dall'amministrazione uscente (e per cui esiste già un progetto) è stato fortemente criticato dall'opposizione, ma anche da alcuni esponenti della maggioranza uscente. Il futuro sindaco dovrà decidere cosa farne, se confermarlo o accantonarlo definitivamente.
Rossini: «Il costo è eccessivo, per questo l'abbiamo sempre contrastato, oltre che per la mancanza di un progetto di gestione. In alternativa proponiamo piccoli centri polivalenti per tutte le frazioni, da realizzare riqualificando edifici già esistenti».
Solanti: «Ci tengo a dire che il Centro non era una fisima del sindaco: se non ci sono risorse il centro non si fa. Io come sindaco voglio soddisfare le esigenze dei cittadini». Il sindaco uscente loda anche il coraggio di Gallarate «che è diventata una piccola Atene».
Tarantino: «Si voleva fare il passo più lungo della gamba, dobbiamo invece essere attenti come il buon padre di famiglia». La sua soluzione? «L'accorpamento delle scuole nel nuovo campus di via Borsi libera lo spazio delle scuole elementari, che può essere usato come centro culturale».
Bosello: «Non è la priorità, però si sono spesi 100mila euro per il progetto. Non mi piace neanche la soluzione di Tarantino, che è già fallita in passato. Serve un progetto che parta dalle esigenze dei cittadini, che dobbiamo ascoltare»
 
 
Il Piano di Governo del Territorio deve ancora essere adottato. Diverse le posizioni dei quattro candidati sulle scelte da fare e gli aspetti da rivedere. Tra i grandi elementi previsti, il raddoppio della statale 341, con lo spostamento ad est dell’abitato.
Solanti: «chiuderemo la partita in meno di due mesi: abbiamo fatto un lavoro di qualità, che ha la sua ricchezza nella tutela del territorio». «La 341 rischia di essere una iattura, serve un confronto con Anas e Provincia per ottenere l’interramento»
Tarantino: «Non possiamo approvarlo così com’è, servono modifiche consistenti: troppo aree standard che non vedranno alcuna riqualificazione; sbagliata l’idea di saldare l’abitato di San Macario con Samarate; un secco no ai centri commerciali. La 341 è comunque un’occasione preziosa, certo cerchiamo di ottenere le migliori compensazioni»
Bosello: «Valutare attentamente le osservazioni al Pgt per tutelare gli interessi dei cittadini armonizzandoli con l’interesse generale. È necessario in ogni caso prevedere nuove residenze per ogni categoria sociale»
Rossini: «È necessario completare il lavoro sul Pgt in tempi brevi, è un buon piano anche perché garantisce ampie dotazioni per creare aree verdi. 341 dovrà essere per forza in galleria».
 
Di fronte alla crisi economica, quali scelte deve fare il Comune per sostenere il lavoro? Altra emergenza collegata al tema della crisi, la situazione degli alloggi.
Tarantino: «Intervento diretto è impossibile: buona è la risposta data con il bando per aiutare le situazioni più difficili. Cercare di dare lavoro con l’ “indotto” delle opere pubbliche comunali. Alloggi: si è fatto troppo poco e in troppo tempo. Nel Pgt bisogna far ripartire l’edificazione sociale».
Bosello: «Lanciare la burocrazia amica per favorire l’insediamento delle imprese, aiutare a trovare nuove strade. Ad esempio, gli asili nido familiari per agevolare imprenditoria femminile»
Rossini: «Sostegno alle situazioni più disagiate, incentivando in cambio il contributo sociale per il bene della comunità»
Solanti: «Non fare solo assistenzialismo, ma anche inserimento lavorativo, come si è fatto con il bando del buono sociale. Alloggi: in passato è stata trascurata l’emergenza, oggi il Pgt prevede 11 ambiti su 37 con dotazioni di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica o a canone moderato»
 
Quali interventi per la scuola, per i giovani, per lo sport?
Tarantino: «Per lo sport investimenti precisi: una palestra dignitosa e un tavolo di confronto con il mondo dello sport. Come sogno la piscina, che comunque rimane anche in programma. Scuola: riqualificazione di tutti gli spazi, anche esterni, con creazione del campus in via Borsi, con spostamento delle elementari di Samarate per recuperare spazi e realizzazione di area verde e palestra».
Solanti: «Vogliamo proseguire con risanamento e ristrutturazione degli edifici scolastici, come fatto in questi anni. Il Palazzetto dello Sport proposto da altri è troppo costoso: puntiamo sull’ampliamento della palestra di via Borsi».
Rossini: «Le strutture sportive sono già adeguate, a questo punto serve garantire una costante manutenzione, anche se qualche carenza rimane alla palestra delle scuole di Verghera. Quanto alla scuola, è assolutamente necessaria una nuova materna, viste le richieste in aumento».
Bosello: «Riparto dal ruolo dei giovani, che non devono essere visti solo come destinatari, ma come protagonisti delle iniziative. Tra le idee: orari più ampi e wi-fi per la biblioteca, una web-radio cittadina. Sport: cerare un palazzetto che sia anche luogo di socialità, utilizzabile anche per concerti ed eventi; coinvolgere direttamente le società nella gestione, attraverso convenzioni precise (come si fa già a Cassano Magnago). Progetti di ampio respiro per la scuola: incentivare i gemellaggi e l’internazionalizzazione; migliorare i servizi di orientamento; lanciare mercatino di libri usati. Sul polo scolastico: idea positiva in teoria, ma abbiamo problemi di spazi»
Roberto Morandi
Giovedi 25 Marzo 2010