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Samarate - Marco Rossini presenta la squadra che lo appoggia e indica le parole d'ordine e gli obbiettivi: "da subito il bilancio partecipato e il progetto della nuova scuola materna"
La Sinistra come don Chisciotte: "rigore, sobrietà e coerenza"
Come simbolo hanno scelto Don Chisciotte, sognatore, riflessivo, pronto a battersi contro le ingiustizie, a costo di rimanere solo. Sinistra per Samarate promette un’amministrazione «all’insegna del rigore e della sobrietà», con un programma definito di interventi e opere da completare nei primi mesi di governo della città. Marco Rossini, candidato sostenuto dalla Sinistra, mette ai primi posti il bilancio partecipato, il progetto della scuola materna, gli interventi per la viabilità sostenibile, la battaglia per l’acqua pubblica. Prima di parlare di scelte da fare, Rossini sceglie di sottolineare i valori di rigore della politica e sobrietà: «La sobrietà è il valore che guida il nostro programma: per questo abbiamo deciso di andare da soli». I punti che la Sinistra non era disposta ad accettare sono noti: il Centro culturale polivalente e la gestione «privatistica» di villa Montevecchio. Scelte sostenute da una parte della maggioranza uscente che avrebbero “ingessato” il bilancio. «Noi – continua Rossini - vogliamo sobrietà anche nel bilancio, che deve essere partecipato: da subito assegneremo una quota alle singole frazioni e rioni, così che ognuno possa decidere le priorità». A sostenere Rossini c’è una lista «composta solo da samaratesi, a differenza di altre», con una età media di 46 anni e una presenza femminile che si avvicina al 50%. Alcuni dei candidati sono figure conosciute dei partiti della sinistra a Samarate, altri sono giovani che vengono da esperienze nelle associazioni e nella società civile.
Oltre al bilancio partecipato, ai primi posti la questione degli spazi aggregativi e delle strutture scolastiche, con la proposta di un piccolo centro polivalente in ogni frazione, sfruttando al meglio gli edifici esistenti (Montevecchio compreso), in alternativa al grande “centro multimediale” tratteggiato dall’amministrazione uscente. A questo si aggiungerà uno spazio dedicato ai giovani in via Borsi, accanto alla biblioteca («collocazione definitiva, servono interventi per rendere accoglienti gli spazi esterni»). Risorse significative saranno utilizzate per salvaguardare l’ambiente. «Vogliamo favorire la fruibilità delle aree verdi – spiega la giovane ricercatrice Ilaria Palumbo – attrezzandole e rilanciando anche il progetto del parco sovra comunale con Busto Arsizio». Previsto anche un impegno per consulenza e supporto burocratico per l’installazione di solare termico e fotovoltaico, anche con aiuto specifico per chi deve completare la bonifica dell’amianto: negli scorsi anni è emerso che il problema della bonifica è ancora molto complesso, come ha ricordato più volte anche Oscar Misin, rappresentante dell’Associazione Italiana Esposti all’Amianto, oggi candidato. Sul tema del lavoro, forte impegno a favore della riconversione dell'industria bellica, sostenuto in particolare da Stefano Ferrario, esponente di Sinistra Critica.
Queste alcune delle sfide che la Sinistra vuole affrontare. Ma la prima sfida da fronteggiare è quella elettorale, che vede il campo del centrosinistra diviso in più liste. «Noi – attacca Michele Carlucci, che per cinque anni ha rappresentato la sinistra nell’amministrazione - abbiamo fatto sempre proposte unitarie, l’ultima non più di un mese fa. Altri hanno rifiutato, facendo scelte diverse». Bersaglio principale della Sinistra rimane il sindaco Vittorio Solanti, rimasto fermo sulle sue posizioni. «Non si sono chiesti come mai i cattolici che nel 2005 fecero vincere le elezioni sono andati con la lista civica?». Le accuse reciproche lasciano però ora il tempo che trovano, la sfida sarà dura per tutti a sinistra. Anche se l’avversario primo da battere rimane il centrodestra, coeso e guidato dalla Lega Nord, che esprime il candidato sindaco e ha caratterizzato con forza i programmi. La differenza con la destra rimane, comunque, quella di sempre, prima di tutto a livello culturale. «La discriminazione degli stranieri, quella religiosa in particolare, è una scelta barbara», si dice commentando le proposte della Lega e del PdL sulla “esclusività dei luoghi di culto della tradizione giudaico-cristiana”.
r.m.
Domenica 7 Marzo 2010 |