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Samarate - Dopo lo scontro tra Udc, PdL e Lega, la lista civica chiede pił attenzione ai programmi e meno alle polemiche gratuite. Ma il carroccio rilancia: "dietro l'Udc, il nulla"
Campagna elettorale, Cittą Viva invita a un confronto pił serio
Meno parole aggressive e più confronto sui programmi e sulle idee. Lo chiede Samarate Città Viva, che con una nota si chiama fuori dagli scontri (al limite della questione personale) che contrappongono le forze politiche samaratesi. I toni nella cittadina del basso varesotto sono da tempo accesi, ma con le elezioni vicine il confronto-scontro si è alzato di tono. Ultimo fronte, quello tra l’Udc e l’intero centrodestra. La lista civica che sostiene Pietro Bosello sceglie però di non farsi coinvolgere. Anzi: chiede a tutti di fare un passo indietro. «Noi siamo per vivere queste settimane di campagna elettorale nel confronto aperto coi cittadini» scrive la lista civica. «Siamo per vivere con entusiasmo ogni iniziativa che mettiamo in campo per far conoscere aspetti del nostro programma. Siamo per vivere con serietà e correttezza il tempo che ci separa dal voto. Siamo per vivere la politica con stile sobrio. Sforziamoci di alzare il livello del confronto politico al dibattito tra persone che vogliono il bene di Samarate». Il messaggio è chiaro: la lista civica vuole star fuori dallo scontro politico fatto a suon di comunicati e polemiche e penseremo alle idee.
Chi invece non ha intenzione di chinare la testa e di rispondere colpo su colpo è la Lega Nord. Archiviato un lungo scambio di accuse e controaccuse sulle opere pubbliche con Michele Carlucci (e quindi, indirettamente, con Sinistra per Samarate, ora a tenere banco è il ruolo dell’Udc. La risposta alle dichiarazioni del portavoce dei centristi Stefano Provasio viene dal segretario leghista Paolo Macchi: «La preclusione al dialogo con l’UdC è sempre stata una volontà dovuta all’atteggiamento dei rappresentanti politici territoriali che si sono susseguiti dalla campagna elettorale 2005 ad oggi» scrive senza mezzi termini Macchi. Il segretario del carroccio ricorda poi anche il confronto approfondito che ha portato all’accordo con il PdL, che l’Udc aveva criticato come esempio di scarsa coerenza: «noi abbiamo delle idee chiare e vogliamo portarle a segno, quindi per qualcun altro può essere legittimo aver necessità di valutare il da farsi».
r.m.
Lunedi 8 Marzo 2010 |