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Caronno Pertusella - La risposta della lista Agorà alla Lega Nord sull’analisi delle persone candidate
La Solitudine dei “numeri uno”
“E ora, a bocce ferme, mi è concesso esporre qualche riflessione senza correre il rischio di alterare i precari equilibri delle trattative.” Esordisce con questa frase il sig. Corrado Grimoldi, frase che dovrebbe far comprendere la vera faccia dell’opportunismo che il sig. Corrado tenta inutilmente di dipingere sul volto di partiti con cui lui e i suoi compagni erano, fino a qualche giorno fa, al tavolo delle trattative, forse pronti a siglare accordi.Il terrore di alterare equilibri utili alla causa ha forse prima moderato il suo giudizio e le sue posizioni? Non sono tra quei signori ex Lega Nord, uomini che si sono dissociati da una scelta imposta sul candidato sindaco, scelta, che a quanto sento, è avvenuta senza una democratica votazione all’interno del partito stesso. A dirla tutta non mi sento nemmeno un politico ma un semplice cittadino che intende dare un contributo al paese. Forse per questo comprendo il dissociarsi da azioni poco democratiche e da logiche partitiche in cui la parola “coerenza” la si lega più all’appartenenza a un simbolo che a un ideale. La "coerenza" la si dovrebbe mantenere in un’idea di democrazia, di condivisione, di confronto e non soltanto nell’adesione a un simbolo piuttosto che un altro. Difficile accettare che uomini liberi possano riconoscere che sotto il simbolo della Lega Nord di Caronno Pertusella si siano adunate persone pronte allo scontro pur di imporre i propri uomini? Difficile accettare che questi uomini abbiano deciso di prendere le distanze, non dal simbolo, ma da quel gruppo d’individui che si sono impadroniti del partito, rinunciando così allo scontro interno? A me non pare. Comprendo inoltre la solitudine dei “numeri uno”, l’arroganza nel sentirsi così diversi da non nutrire la necessità di un confronto con le diverse parti politiche della città, la stupidità con cui definiscono “becera convivenza” l’unione di correnti e di pensieri che lavorano a un programma che ha come unico scopo quello di risolvere problemi e proporre idee innovative che possono nascere solo attraverso il confronto tra parti equidistanti e non certo in un’indisponibile e isolata parte. E per concludere, anch’io foresto, vorrei consigliare agli amici della Lega di occuparsi ora del programma più che degli “avversari”, perché aldilà delle opinioni e delle considerazioni, aldilà delle alleanze e dei simboli, ciò che più conta è appunto un programma valido, giovane e innovativo ma soprattutto al servizio del cittadino e non a favore di un voto per un simbolo. Buona fortuna.
Ciro belvedere, candidato lista Agorà
Venerdi 22 Aprile 2011 |