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Cremenaga - Due sono le liste al voto per la poltrona di primo cittadino, per un nuovo sindaco dopo i quasi trent'anni di amministrazione targata Mario Della Peruta
I giovani sono il futuro di un paese di frontiera
«In questo paese nessuno si aspetta grandi cambiamenti dal voto di maggio, siamo un Comune di nemmeno mille anime che fa da dormitorio ai frontalieri». Questo uno dei commenti registrati fuori dal bar Peter e Matisse, unico punto ristoro e caffetteria a pochi metri dal valico sul territorio di Cremenaga. Due sono le liste al voto per la poltrona di primo cittadino, per un nuovo sindaco dopo i quasi trent'anni di amministrazione targata Mario Della Peruta. L'attuale sindaco ha visto crescere il paese, evolversi, con tutti i problemi di un piccolo comune, per di più di frontiera, con l'aggiunta di problemi di territorio. Si veda alla voce frane con relativa chiusura delle strada provinciale. «Chi andrà su quella poltrona - hanno detto alcuni cittadini fuori dalla locale scuola - deve avere a cuore prima di tutto l'interesse dei giovani. Abbiamo un campo di calcio che serve a poco e nulla, non c'è una squadra locale, non c'è un coinvolgimento diretto ed un dialogo tra le istituzioni e i nostri figli. Non pretendiamo un cinema in paese ma qualche iniziativa in più potrebbe fare molto bene«. «Ci sono comuni in provincia di Varese - ha detto una mamma di due bambini - che fanno piccoli concorsi letterari, mostre di pittura, incontri con altri coetanei. Qui abbiamo spazio e volontà ma deve pensarci chi amministra». I cittadini riconoscono l'impegno di chi ha governato e parlano dell'ufficio postale come di una conquista per un territorio come questo, ma chiedono, magari sfruttando proprio la vicinanza con la Svizzera, maggiore attenzione. Qualcuno si lamenta della chiusura dei locali pubblici e chiede che il prossimo sindaco incentivi l'apertura di attività simili sul territorio, come c'erano fino a qualche anno fa. Ai due candidati, Rigozzi e Spataro, insomma, si chiede un dialogo con i giovani che stanno crescendo nel borgo ed una speciale attenzione alla crescita "interna" del paese, non relegandolo ad un "dormitorio per i frontalieri".
Redazione
Giovedi 21 Aprile 2011 |