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Cardano al Campo - Le elezioni cardanesi sono state anomale, tutte le tre liste sconfitte hanno motivi per guardare (anche) all'aspetto positivo: la Lega torna in consiglio, i "civici" festeggiano il boom, il centrodestra va meglio che altrove
A Cardano nessuno sconfitto?

Una battaglia dura a Cardano, che non ha risparmiato qualche colpo basso, conclusa con la vittoria netta di Laura Prati. Ma se la nuova sindaco è eletta con più di un terzo dei voti validi, anche il risultato di chi non ce l’ha fatta offre un quadro interessante: primo tra tutti, il fatto che tutte le liste sconfitte possano guardare (anche) a un qualche aspetto positivo.

Il dato più significativo, probabilmente, è l’affermazione di Cardanoincomune: co-eredi dell’amministrazione uscente, si sono presentati come lista puramente civica (contrapposta agli altri, considerati “compromessi” con i partiti nazionali) e hanno ottenuto il 22% dei voti. «Millecinquecento voti sono stati per noi un risultato ottimo come consensi, considerato che il nostro era un progetto nuovissimo,

con un candidato sindaco sconosciuto» dice la neo-cardanese Michela Marchese (classe 1976), candidata sindaco, parlando di un «ottimo risultato». Cardanoincomune porterà due consiglieri comunali sui banchi della maggioranza (Marchese e Giuseppe Netti), alla pari del centrodestra ufficiale raccolto intorno a Giacomo Iametti. Hanno cinque anni per consolidare persone e marchio, nonostante tutto.

La Lega Nord - che a Cardano aveva un buon consenso - esce molto ridimensionata, ma il candidato Loris Bonato è per certi versi soddisfatto: «È un buon risultato riuscire a tornare in consiglio comunale, in particolare in questa situazione: se non ci fosse stato il contraccolpo nazionale, avremmo avuto anche due consiglieri o forse avremmo anche vinto» commenta Bonato. Nel 2007, infatti, gli uomini del carroccio erano finiti esclusi, scalzati in consiglio dai rappresentanti del centrodestra vicino a Forza Italia. Se con il PdL i rapporti sono ancora freddi, certe asprezze non sono andate giù a Bonato: «Abbiamo dovuto combattere anche con gente che con la politica c’azzecca proprio poco. Ma la Lega alla fine l’ha spuntata, la Lega dimostra di avere uno zoccolo duro, di avere delle idee che non sono destinate a tramontare».

E anche dalla sponda PdL viene un commento simile: una mezza soddisfazione per aver salvato il salvabile, ma anche un commento sull’atteggiamento dei “civici”: «Il nostro risultato è soddisfacente, visto il dato apocalittico nello scenario del Nord Italia» commenta Giacomo Iametti. E sulla scelta dei civici centristi dice: «I Popolari hanno consegnato città ai loro ex alleati della sinistra, con un atteggiamento personalistico». Ora il centrodestra si prepara ad altri cinque anni di opposizione: «Il mio compito sarà fare opposizione e riunire tutti i moderati: purtroppo abbiamo perso un’occasione di governo per i moderati e la sinistra governerà rappresentando una minoranza. I cattolici non saranno abbandonati, il mio sforzo sarà riunire e non dividere».

Roberto Morandi
Martedi 8 Maggio 2012