Giacomo Iametti sarà candidato sindaco della lista allargata del centrodestra. Per ora l'accordo - almeno quello formale - riguarda il gruppo di Iametti e la nuova lista "Cardano Città", guidata da Angelo Marana: un accordo che anticiperebbe di poco quello con il Popolo delle Libertà, che scioglierà le riserve tra sabato e domenica. «Il punto di convergenza è la civicità della lista, elemento fondamentale su cui ci siamo ritrovati con Cardano Città» dice oggi Giacomo Iametti. Un modo per «andare al di là degli schemi partitici» considerati da più parti non sufficienti.

In realtà Cardano Città dà già per chiuso l'accordo complessivo che comprende anche il PdL: «Cardano città coglie con favore il modo democratico con cui il Pdl ha deciso il proprio candidato sindaco, Giacomo Iametti, giovane di futuro avvenire e al quale noi daremo appoggio per il bene del paese» dice il rappresentante del gruppo, Angelo Marana. «In questi anni Giacomo ha difeso il bene comune, con una sana opera di opposizione e ha, nel contempo, creato un nuovo gruppo di lavoro che si spera possa essere il futuro di Cardano». Iametti, 27 anni, laureato in giurisprudenza, si era mosso anche autonomamente grazie al suo gruppo aggregato intorno all'associazione Gerolamo da Cardano. Ora, in ogni caso, il centrodestra si è parzialmente compattato, al di là della Lega Nord (che corre con Loris Bonato) e della componente di Ugo Quadrelli, vicina alla lista centrista dei Popolari.

Si apre, a questo punto, la questione del simbolo della lista: i tempi stringono (manca poco più di una settimana alle elezioni e si devono raccogliere le firme), la scelta potrebbe essere fatta tra sabato e lunedì. Cardano Città non vorrebbe rinunicare al suo simbolo («non andrà in soffitta, anche dopo la campagna elettorale continuerà a rimanere sul territorio», assicurano), a questo potrebbe affiancarsi quello del PdL, sotto un nome di lista che riassuma le diverse componenti. Intanto c'è anche un primo accordo programmatico, con un punto d'accordo: Cardano Città sottolinea che Iametti ha «accolto con favore alcune modifiche da noi proposte, indispensabili per rispettare l’impegno preso mesi fa in cui le parole “sociale”, “tecnologia”, ”sicurezza” e “sussidiarietà” fossero i cardini su cui puntare per il futuro».