Cassano Magnago - Il candidato del centrosinistra arriva al 39,9, quello del centrodestra al 32,56. Il carroccio rimane sotto la soglia del 20%. Buona l'affermazione delle liste civiche di "coalizione", magro il risultato delle liste alternative alle forze maggiori
A Cassano la sfida tra Zaffaroni e Poliseno, la Lega è fuori da giochi
A Cassano Magnago sarà ballottaggio tra Mauro Zaffaroni e Nicola Poliseno, sfida tra il medico del Pd e il commercialista del PdL. Il distacco dei candidati delle due coalizioni di centrosinistra e centrodestra dagli altri è enorme: Zaffaroni e Poliseno hanno ottenuto rispettivamente 39,9 e 32,56. È un margine ampio rispetto alla Lega, che nella sua piccola patria si ritrova ridotta al 19% ed è esclusa dal ballottaggio. Zaffaroni parla degli elettori che hanno bocciato la gestione finanziaria di Lega e PdL e vogliono «una gestione da buon padre di famiglia», sottolinea i 1000 voti in più ottenuti dalla sua persona in aggiunta alla coalizione, ma anche il pesante ridimensionamento anche del PdL. Poliseno invece sottolinea invece il valore della sua lista civica e dice che al secondo turno l'elettorato leghista potrà scegliere tra «il nuovo e il civico» e «la falce e martello e la struttura partitica».
E tra i dati interessanti c'è proprio la forza delle liste civiche, che sembrano aver intercettato bene il voto meno politico e più civico: quella di centrodestra (Poliseno Sindaco) ha puntato sull'orgoglio cassanese e sui nomi noti del commercio e ha ottenuto quasi il 15%, ha dato un buon contributo e ha raccolto già al primo turno una parte del voto meno schierato politicamente. Nel centrosinistra la parte da leone - è vero - la fa il Pd, ma Liberamente Cassano - lista civica "creativa" e generazionale, che rappresentava soprattutto la fascia 25-35 - ottiene comunque un buon 6%: forse i promotori si aspettavano di più, «ma nelle ultime settimane abbiamo lavorato soprattutto per la coalizione», spiega Stefano Bottelli di LiberaMente.
A fronte della crescita delle liste civiche interne alle due coalizioni, si registra il risultato piuttosto magro delle liste minori, L'Ape, Unione Italiana e Pensionati: un 8 e mezzo % che dovrà trovare una rappresentanza al secondo turno. Il risultato migliore è quello di Clara Fanton, che ottiene il 3,38%, con un consenso anche leggermente maggiore di quello registrato dalla lista Unione Italiana.