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Tradate - Il sindaco uscente raccoglie 339 voti personali, mentre il presidente della provincia si ferma a 134, battuto anche dal medico Luigi Luce del Pd che raccoglie 157 consensi
Preferenze, Candiani e Galli non sfondano

Rese note le preferenze dei singoli candidati a Tradate. Dopo una notte piuttosto movimentata a causa dello spoglio delle schede lento per le continue verifiche, nella mattina di martedì sono stati ufficializzati anche i dati sui singoli candidati delle liste. Ne emergono molte sorprese, come quella che vede il sindaco uscente Stefano Candiani portare a casa 339 voti. Si tratta del maggior numero di preferenze ottenute da un singolo candidato, ma se si guarda nel dettaglio non è un numero così elevato, soprattutto se si considera la massiccia campagna messa in atto da Candiani. Ma anche se si tiene conto che dieci anni fa, quando Dario Galli smise di fare il sindaco, il primo cittadino uscente raccolse oltre 600 preferenze. Un dato quindi, quello di Candiani, che è in linea con il calo generalizzato della Lega Nord, che è passato dallo strepitoso 39% del 2007 al 22% di quest‘anno.
Sempre nell’ambito della Lega Nord, altro risultato che non brilla è proprio quello dell’ex sindaco Galli che si ferma a 134 voti (sei voti in più di cinque anni fa), mentre degli assessori che si sono messi in lista se la cavano bene Davide Fratus, che ottiene 74 preferenze, e Cesare Crespi con 56.

A livello generale, il secondo candidato più votato è Luigi Luce del Partito Democratico, che porta a casa 157 preferenze. Rimanendo sempre nel partito che ha preso quasi il 17 per cento dei voti, si registrano ottime prove anche per Andrea Botta con 119 voti, per il segretario cittadino Alice Bernardoni con 102 e il giovanissimo Aureliano Gherbini con 97. Sempre nella coalizione di centrosinistra da registrare il risultato di Stefano Beghi della lista Partecipare Insieme che ottiene 119 preferenze, mentre il capolista Maurizio Alberti arriva a 57. Mentre in Sinistra ecologia e libertà Giuseppe Scrivo raggiunge 85 voti.
Il quarto personaggio più votato della città è il coordinatore del Popolo delle Libertà Rosario Tramonana che porta a casa 125 preferenze, nonostante il drammatico risultato del partito, fermatosi all‘8,7 per cento. Buon dato anche per Danilo D’arcangelo con 65 consensi e Savina Pasciutti con 57.
Molti i voti raccolti nel complesso da tutti i candidati della lista “madre” che sostiene Franco Accordino, ovvero Movimento Prealpino, che è stata capace di ottenere in totale 488 preferenze (la Lega ne ha raccolte 892, il Pd 797, il Pdl 459). In questa lista molti i voti espressi esplicitamente dai cittadini: i più votati sono stati Massimo Tagliabue con 67, Fabio Bascialla con 66 e Puleo con 65. Da segnalare che tutti gli altri candidati nelle liste che non sono stati citati non hanno superato la soglia delle 50 preferenze.

Ora rimarrà da capire la composizione del consiglio comunale. La futura maggioranza disporrà di 10 consiglieri, l’opposizione di 6. Chi vincerà il ballottaggio tra la Lega Nord Gianfranco Crosta e la coalizione di centrosinistra di Laura Cavalotti avrà la maggioranza. C’è tempo fino a sabato per eventuali accorpamenti, ovvero per le trattative tra le varie forze politiche vorranno sostenere uno dei due candidati, anche con il simbolo sulla scheda elettorale.
La Lega potrebbe cercare il sostegno ufficiale del Pdl e dell’Udc, ma anche dell’ex assessore Franco Accordino. Quest’ultimo potrebbe essere corteggiato anche dal centrosinistra. Ma per lui sarà, in entrambi i casi, una scelta difficile da spiegare. Il centrosinistra potrebbe inoltre cercare l’appoggio di Carlo Uslenghi. Mentre il Movimento 5 Stelle ha già detto che non darà indicazioni ai propri elettori. 


Manuel Sgarella
Martedi 8 Maggio 2012