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Tradate - L’affondo del responsabile del Pensionati, alleati del Pdl: “Fallo in onore di tuo padre”. Il figlio dell’ex vicesindaco: “Lui sarebbe fiero delle mie scelte”
“Margutti ritirati dalle elezioni”. “Richiesta delirante”

Ancora polemica a Tradate intorno al nome di Giuanluigi Margutti, l’ex vicesindaco della città scomparso un anno fa. Dopo la richiesta al Pdl cittadino da parte del figlio, Andrea, di non menzionare più il nome del padre negli interventi pre-elettorali, tocca a Orazio Sofia, responsabile della lista dei Pensionati (alleati con il Pdl), che chiede ad Andrea Margutti di ritirarsi dalla campagna elettorale per onorare la memoria del padre. Andrea infatti è in lista con il “Movimento Prealpino” e lui stesso nella lettera non aveva nascosto la propria posizione sulla situazione politica cittadina.

«Mi rivolgo direttamente a Margutti figlio – scrive Sofia, che si definisce anche tra i fondatori di Forza Italia -, dicendogli che non onora di certo la memoria di suo padre con il suo articolo. Gianluigi è vero ha dovuto lottare per fare condividere le sue idee, sempre geniali ed innovative ma è stato attore principale della storia di Tradate e non può e non deve essere dimenticato e Lei non può permettersi di  vietare a chi ha condiviso anni di lavoro con Gianluigi  di ricordarlo. Se davvero vuole onorare la memoria di suo padre, è ancora in tempo, a ritirarsi dalla campagna elettorale, per non lasciare dubbi,su chi davvero vuole speculare, per l'impegno disinteressato dell'amico Margutti per Tradate».

Dura la risposta di Andrea Margutti: «Le affermazioni del signor Sofia, che non ho mai sentito nominare da mio padre, si commentano da sole. La mia dichiarazione, lecita e doverosa, era essenzialmente politica. Si basava su fatti, su quello che Gianluigi Margutti ha detto e fatto negli anni, come vicesindaco prima e consigliere comunale poi. Mi sono solo permesso di ricordare, a chi ha evidentemente la memoria troppo corta o preferisce ricordare solo ciò che gli fa comodo, che Margutti non era più in Forza Italia Tradate. Ho evidenziato che si era opposto a certa politica e certe persone. Ma, forse, non sono stato abbastanza chiaro. Oggi Gianluigi Margutti non appoggerebbe la lista del PDL e la candidatura di Pipolo, semplicemente per il fatto che non era, dal 2009, più parte di quel partito essendosi dissociato completamente da questa politica locale. Dire il contrario, mi dispiace per coloro che proveranno ad arrampicarsi sugli specchi, significa travisare la realtà delle cose e dire il falso».

 

«Ritengo di onorare in pieno il nome e il ricordo di mio padre con quello che faccio nella vita di tutti i giorni e nel mio impegno politico – sottolinea Andrea Margutti -. Consiglio al signor Sofia di pensare più attentamente a quello che dice per evitare in futuro di ridicolizzare ancora questioni politiche trascinandole su un terreno che ha poco della politica e più della rissa da bar. Ed è proprio per il fatto che da attacchi e bassezze simili mio padre in passato si era più volte difeso, che continuerò con il doppio dell'entusiasmo nella mia candidatura al consiglio comunale. Oggi, dopo le deliranti dichiarazioni che vengono fatte da una certa parte nei miei confronti, sono ancora più certo di aver fatto la scelta più giusta prendendo una strada diversa, proprio come fece mio padre, per dissociarmi da persone che forse di politica capiscono poco, ma di sicuro di mio padre sanno ancora meno». 

M.S.
Giovedi 29 Marzo 2012