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Altro che “vaffa”: a Samarate l’ennesima resa dei conti

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18 Giugno 2024

Egregio direttore,
la fortuna di chi opera in Italia, nella cultura in generale e nella politica in particolare, è che gli italiani hanno la memoria corta, anzi, ad un certo punto la perdono proprio.
Da che sono venuto a vivere a Samarate, ho sentito parlare delle figure politiche che hanno fatto la storia degli ultimi anni: Portalupi, Venco, Solanti, Tarantino, Puricelli, Macchi.

Di questi Macchi non è mai stato sindaco di Samarate ma è sicuramente una persona che nella politica della città si può trovare, scorrendo negli anni, parecchio indietro.
Professionista conosciuto, come sono conosciuti i professionisti nelle piccole/medie città, da sempre uomo moderato con tendenze di centro/destra ha sposato da subito la causa del Cavaliere ed ha portato a Samarate il PDL, in seguito Forza Italia.
Insieme a questo ha trascinato a Samarate diversi personaggi che allora avrebbero dovuto portare il loro contributo alla causa politica locale, quelle che vengono definite bonariamente le marchette elettorali, che non sono caratteristica della destra ma di tutte le forze politiche del nostro paese.

Ha portato a Samarate, in campagna elettorale, l’Europarlamentare Laura Comi, che nelle 125 pagine dell’ordinanza eseguita dal gip Raffaella Mascarino, veniva così definita: “una figura che appare lontana dall’immagine pubblica che l’ex eurodeputata si è costruita negli anni e che nonostante la giovane età, ha mostrato nei fatti una non comune esperienza nel fare ricorso ai diversi, collaudati schemi criminosi volti a fornire una parvenza legale al pagamento di tangenti, alla sottrazione fraudolenta di risorse pubbliche e all’incameramento di finanziamento illeciti”.

Ha portato a Samarate, in diverse occasioni istituzionali, Nino Caianiello, processato per corruzione nell’indagine “Mensa dei poveri”; l’ex coordinatore di Gallarate fu uno dei principali protagonisti di un presunto “sistema” di mazzette, appalti, nomine pilotate e finanziamenti illeciti. I suoi soprannomi: “burattinaio”, “ras di Forza di Italia”. Per molti anni è stato uno degli uomini politici dietro le quinte più importanti del suo partito in Lombardia. “Tutti venivano a chiedere qualcosa: l’imbianchino, il primario, il carabiniere, l’assessore, il sindaco” (ndr)…
Una cosa è certa: ognuno è padrone del proprio destino e nessuno di noi è responsabile dell’operato di altri …. buona cosa sarebbe stata mantenere le debite distanze.

Nel 2015, con la vittoria della Lega Nord (i soliti maligni di allora giuravano nella complicità di Caianiello anche per questa vittoria, se non altro per far digerire alla Lega la presenza di Macchi), il nuovo Sindaco, Leonardo Tarantino, gli conferisce l’incarico di Assessore ai Servizi di Valorizzazione del Patrimonio, SUAP, Attività Produttive, Politiche Ambientali e Sport.
Fu uno dei più accaniti antagonisti nella famosa questione dei tigli di Via XXII Marzo di San Macario e ancora oggi non si riesce a capire il perché, se non per le opere in ballo nel progetto della riqualificazione della Via in questione e soprattutto per il fatto che ad ostacolare il lavoro, che ebbe inizio la sera della vigilia di Natale, quando tutti sono indaffarati a mettere i regali sotto l’albero, qualcuno aveva pensato bene di tagliarlo quell’albero, senza motivazioni plausibili e senza avvallo di professionisti accreditati … ricordo con nostalgia la raccolta delle firme per salvare gli alberi e il grande lavoro e passione di moltissimi cittadini ma soprattutto cittadine, a sostegno del decoro, della storia e della cultura della loro città … quello è stato un pezzo di storia fondamentale per la città.

Ricordo con un certo malessere le volte che, durante il mio breve mandato di consigliere comunale per il M5S, Egli rispondeva alle mie interrogazioni solo ed esclusivamente per dire che prendeva atto di quanto erano i contenuti dell’interrogazione e che ci stavano già lavorando (vedi consorzio Lonate/Ferno/Samarate per illuminazione pubblica) … punto … era evidente che la nostra presenza in consiglio lo infastidiva, non tanto per i contenuti delle mozioni o interrogazioni, ma per il fatto stesso che le facevamo … ma col tempo abbiamo capito che non era il solo ad avere questo fastidio.

È indubbiamente un personaggio che nella politica si trova come un pesce in mare aperto, è il suo elemento naturale e non lo dico per screditare; l’esperienza, seppur scarsa, mi ha insegnato che per rimanere in politica ci vogliono determinate caratteristiche ed un certo pelo e non tutti ce l’hanno.
Quando ho letto le proiezioni ed in seguito i risultati finali delle elezioni 2024, sono rimasto perplesso oltre misura, ma questo sempre perché non sono un politico puro per capire i complessi meccanismi che mantengono in equilibrio questo macro-ambiente e nemmeno sono uno psicologo per capire altre cose.

Ho pensato subito a cosa sarebbe successo di li a pochi giorni, quali prospettive e quali scenari si sarebbero aperti in città, ma soprattutto, non ho capito subito con chi avrebbe fatto alleanze a seguito del ballottaggio.
Ricordo che nel 2015 andai a curiosare negli altri comuni italiani che andavano al voto, volevo capire come erano le alleanze e le strategie.

L’esempio più eclatante arrivò da 3 comuni della Sicilia, confinanti mi pare, dove il M5S si presentava da solo: nel primo comune M5S contro FI e coalizione Lega-PD, nel secondo contro PD e coalizione FI-Lega e nel terzo, si avete indovinato, contro Lega e coalizioni FI-PD … all’inizio mi stavo facendo prendere la mano dalla nausea ma poi subito capii che stavo entrando in un mondo parallelo, in una realtà diversa dalla realtà.

Già … il Movimento … i peggiori nemici me li sono fatti proprio all’interno del M5S in città, ma prima di arrivare a questo ho sacrificato molto tempo, soprattutto notturno, per studiare e proporre interrogazioni, mozioni, che potessero dare un contributo alla città e a leggere le lettere che mi venivano messe nella cassetta della posta, anche da avversari politici, che segnalavano disservizi e mancanze dell’amministrazione, perché tutti pensavano che se c’era una forza politica che avrebbe preso di petto le situazioni sarebbe stato il M5S … Non ho mai pensato di rinunciare alle mie idee, nemmeno all’inizio di un’esaurimento nervoso, nemmeno quando ho sentito venir meno l’appoggio degli attivisti, nemmeno quando i più saggi a livello nazionale mi dicevano che “solo le persone ignoranti non cambiano mai idea”… a questo ho risposto che chi continua a cambiare idea probabilmente non ne aveva nemmeno una fin dall’inizio e per questo mi hanno indicato la porta … duri si ma puri assolutamente no.

… il resto è storia, abbiamo dato spazio e voce a tutti, incazzati col mondo compresi, di quelli che continuamente e costantemente sollevano perplessità ma non portano mai proposte concrete, di quelli che indicano la via e poi IMMANCABILMENTE l’abbandonano per prenderne un’altra che gli permetta di arrivare li dove si sono prefissati di arrivare, cambiando idea o solo posizione della poltrona… praticamente quello che succede in ogni partito politico, nessuno escluso.
Anche per questo stavo immaginando con chi Macchi avrebbe potuto fare comunella, ora, per andare al ballottaggio e portare a casa qualche poltrona in giunta … non c’è da stupirsi, lo fanno tutti e quando dico tutti ci metto anche il mio ex-Movimento, quello del “Vaffanculo Day”.

Siamo arrivati alla resa dei conti: con tutto quello che ha detto fino ad oggi sulla gestione Puricelli della città, avrei sfidato chiunque a scommettere che non avrebbe appoggiato ancora la Lega, così facendo sarebbe andato in completa contraddizione con quanto fino ad oggi proclamato … appoggiando Ferrazzi, mi viene da sorridere pensando a come potrebbe essere composta non tanto la giunta in caso di vittoria, ma l’opposizione in caso di sconfitta …. Un po’ come nel comune Siciliano nel 2015, FI e PD contro Lega …

Per quanto riguarda invece le liste civiche che appoggeranno Ferrazzi non mi pronuncio, non conosco a fondo le persone, solo qualche chiacchiera in piazza o sotto i nostri ex-gazebo, ma soprattutto perché a Samarate ho molti amici ma troppi nemici.

Stefano Provasio

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