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ASST Sette Laghi: dovute riflessioni

cartolina ospedale cuasso al monte
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7 Dicembre 2020

La situazione della sanità pubblica di oggi in Lombardia si spiega con le scelte fatte negli ultimi 20 anni da Formigoni a Maroni. Il bisogno di diritto alla salute, la prevenzione delle malattie i tempi di attesa per visite ed interventi è stato mascherato con la falsa coscienza delle continue riforme alla sanità che inneggiavano alla nuova eccellenza che sarebbe arrivata sui territori e ai cittadini che oggi tutti possono vedere.
Negli ultimi 10 anni i tagli agli impegni di spesa sanitari nazionali sono stati di ben 37 miliardi.!!
Il dato nazionale dei posti letto è significativo: nel 1981 avevamo 530mila posti letto oggi sono meno di 215mila.!!
La Lombardia oggi necessita di migliaia di personale nelle professioni sanitarie, di medici di famiglia e di posti letto negli ospedali pubblici questo ci insegna oggi la pandemia.
L’attuale pandemia iniziata a febbraio e che si protrarrà anche nel 2021 ha fatto emergere nella regione della eccellenza sanitaria i limiti della politica sanitaria pubblica voluta e portata avanti dal centrodestra e, anche se mai votata dal centrosinistra, lo stesso, per quieto vivere di alternanza e di concessioni rinunciò all’ostruzionismo alla riforma di Maroni nel 2015. Oggi il Pd si ravvede e vorrebbe modificarla ma come?
Diversamente e controcorrente c’è chi, come il Partito Comunista Italiano ha sempre coerentemente espresso e posto come priorità la salute dei cittadini, il potenziamento della sanità pubblica, l’abolizione dei ticket sanitari, contro lo smantellamento e la sottoutilizzazione degli ospedali pubblici, contro i tagli alla medicina territoriale, denunciando le carenze croniche dei medici di famiglia e delle guardie mediche e non per ultimo la medicina del lavoro ridotta ai minimi termini.
La politica sanitaria scientemente voluta dalla Lega e dal centrodestra ha permesso così negli ultimi 20 anni di veder crescere come i funghi in ogni angolo della regione poliambulatori specialistici privati che hanno di fatto coperto le specializzazioni di diagnostica sottratti volutamente dai manager della sanità pubblica mediante la sottoutilizzazioni delle strutture sanitarie pubbliche esistenti o che sono in via di chiusura. Un esempio ne è l’ospedale di Cuasso al Monte eccellenza di riabilitazione cardiologica e traumatica che è stato di fatto smantellato.
La Lombardia con 10,7 milioni di abitanti secondo dati recenti dati avrebbe 45.000 posti letto, 1 posto letto ogni 235 abitanti.!! Solo in terapia intensiva da covid al 1 dicembre risultavano negli ospedali lombardi 904 pazienti,cioè 1 posto ogni 50.
Ma gli altri posti letto erano disponibili?. Pare di no. Tutti gli interventi previsti in sale operatorie sono rimasti sospesi nella ASST Sette Laghi e forse solo ora se la pandemia calerà lentamente riprenderanno.
Se vediamo i dati dell’ASST Sette Laghi che comprende gli ospedali di Circolo Varese, Filippo Del Ponte Varese, Cuasso al Monte, Galmarini Tradate, Ondoli Angera, Verbano Cittiglio, Verbano Luino dove i pazienti ricoverati per covid sono stati sino a 650 cioè la soglia critica, si evidenzia sia la carenza dei posti letto che del personale infermieristico necessario.
A fronte di 445.000 abitanti nell’Asst Sette laghi se venisse applicata la regola di 1 posto letto ogni 235 abitanti i posti letto dovrebbero essere 1700. Ci sono?
Un ulteriore dato che ci spinge ad una richiesta di maggiore sanità pubblica ospedaliera e territoriale ci viene dall’invecchiamento della popolazione. Nell’ASST Sette laghi, su 450.000 abitanti la percentuale ultra 65 anni è in costante aumento 1 anziano ogni 5 abitanti. Ogni 100 giovani da 0 a 14 anni ci sono 170 anziani ed è il più alto a livello regionale e nazionale.!!
Porto Ceresio 07 dicembre 2020
Virgilio Benzi PCI Federazione di Varese

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Gian Battista

    Condivisibile l’articolo!
    Veritiero e condivisibile in tutti i suoi punti!
    L’unico rammarico è stata la totale assenza della politica, anche quella di sinistra, fino ad oggi.
    Che dire, benvenuti sul fronte dei bisogni primari dei cittadini, benvenuti a sostenere quello che da anni il Comitato sostiene con tutte le sue forze!

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