Il general (non)management dell’Ospedale di Circolo

12 Marzo 2024

Gentile Direttore,

Mi rivolgo a Lei con profonda preoccupazione riguardo alle inefficienze e alle problematiche evidenti che affliggono l’Ospedale Pubblico di Varese, nonché la gestione del parcheggio adiacente, gestito da una società terza.

Il mio coinvolgimento personale in questa questione è diretto. Mia madre è stata ricoverata presso l’ospedale dal primo di febbraio dopo essersi recata al pronto soccorso la sera precedente. Purtroppo, la sua esperienza all’interno dell’ospedale, non ancora conclusa, è stata contrassegnata da una serie di inefficienze e ritardi che hanno avuto un impatto significativo sulla sua salute ma anche sulle risorse pubbliche. E per quello che ho potuto vedere in queste lunghe cinque settimane, il suo è un caso tutt’altro che isolato.

Sono trascorse circa tre settimane senza che venisse fatta una diagnosi accurata, e durante questo periodo sono state avanzate almeno un paio di ipotesi di diagnosi, rivelatesi errate, definite senza concreti supporti analitici. In queste tre settimane sono stati eseguiti solo quattro esami diagnostici, uno alla volta e con giorni di distanza tra di loro e tra i loro referti. Una volta ottenuta la diagnosi corretta, sono passate ulteriori due settimane prima che venissero completati altri tre esami necessari alla definizione del percorso di cura percorso di cura. Di fatto in cinque settimane di ricovero le giornate a “valore aggiunto” non sono state più di sette. Considerando quanto costa un ricovero ospedaliero e la continua polemica sul numero dei posti letto negli ospedali pubblici, direi che c’è molto da rivedere.

Oltre alla mancanza di efficienza nel processo di diagnosi e cura, vorrei portare alla Sua attenzione altre criticità all’interno dell’Ospedale. Infermieri/e e OSS sono gentili e disponibili ma in numero totalmente insufficiente a soddisfare le esigenze dei pazienti. La struttura, sebbene non vecchia, manca di manutenzione: stipiti staccati, luci non funzionanti, acqua che non si scalda a sufficienza nei bagni, ecc. La progettazione originaria dell’ospedale sembra essere stata poco accurata, con esempi come i soli tre ascensori disponibili per accogliere centinaia di visitatori che arrivano puntualmente ogni giorno alle 17.

Il cibo fornito ai pazienti è di bassa qualità (proprio tra queste pagine già altri se ne sono lamentati) e monotono, non rispettando nemmeno le linee guida per un’alimentazione sana, risultando particolarmente ricco di carne, nonostante le raccomandazioni a ridurne il consumo.

Inoltre, desidero sottolineare la situazione del parcheggio adiacente all’Ospedale, gestito da una società terza. Il parcheggio è fuori servizio, con la sbarra alzata ma le casse funzionanti. Ottimo per i visitatori che si accorgono dell’uscita libera e che risparmiano il costo del parcheggio ma a quanto ammontano i mancati guadagni e i costi di manutenzione? Il conteggio dei posti auto disponibili è spesso inesatto, portando a situazioni in cui il parcheggio risulta “libero” ma in realtà sono disponibili solo posti riservati ai disabili. E infine, ben più grave, ho notato che la porta tagliafuoco del piano superiore è spesso bloccata da un mattone per tenerla aperta; questa è una chiara violazione delle norme di sicurezza antincendio.

È evidente che ci sono gravi problemi di gestione e inefficienze all’interno dell’Ospedale Pubblico di Varese, che richiederebbero riflessioni mirate. Perché un ospedale non adotta un approccio di gestione analogo a quello di molte grandi aziende private dove si fanno saving proprio riducendo le inefficienze? A mio parere servirebbe un General Manager di alto livello e, probabilmente, un’intera squadra di ingegneri di processo e magari un sistema IT all’avanguardia con uno schedulatore per esami e visite.
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrà dedicare a questa lettera,

Distinti saluti
IP