Il “progressismo” americano
7 Gennaio 2013
Egregio Direttore di Varese News,
al Sig. Antonio Di Biase autore della lettera n.67/1 rispondo solo che non ha capito lo spirito della mia lettera. Non ho affatto sostenuto che la tutta la società americana sia “progressista”, semmai il contrario. Buona parte infatti è ultraconservatrice, e vota per il Partito Repubblicano. La parte che vota per il Partito Democratico penso che sia quella più “progressista”, tant’è vero che questo Partito si è sempre battuto per una maggiore giustizia sociale e per una assistenza sanitaria pubblica gratuita; se finora non ci è riuscito non è certo colpa di Obama e dei suoi, che vorrebbro un’America meno individualista e più “umana”, ma di quanti, soprattutto Repubblicani, si oppongono vanificando ogni sforzo in tal senso.
Quanto all’affermazione dell’efficienza del sistema fiscale americano sono d’accordo con lui, altra cosa “buona e giusta” da cui l’Italia dovrebbe prendere esempio. Perché non lo fa ??
Grazie e buona giornata
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.