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La caccia è contro la vita? Ma basta con le frasi fatte e la retorica!

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29 Giugno 2006

Spettabile Redazione di VareseNews,
speravo, onestamente, che una certa fase fosse ormai superata e che certe ‘frasi fatte’ e ‘certi luoghi comuni’ appartenessero definitivamente ad un passato che, invece, sembra rispuntare sporadicamente.

Sono un lettore appassionato di Varesenews che reputo, forse anche per deformazione professionale, un modo moderno ed estremamente efficace di vivere il nostro territorio e la realtà di Varese e sono rimasto sorpreso che, a fronte di fatti inoppugnabili (la pulizia dei boschi da parte di Federcaccia) non solo non si voglia riconoscere alcun merito ma che si colga subito l’occasione per sparare le solite demenzialità esagerate frutto solo della propria convinzione emotiva e della profonda ignoranza verso un fenomeno, come quello della pratica venatoria, che, ci piaccia o meno, è e rimane, nel rispetto delle leggi, un’attività legale e legalmente praticabile.

Del resto la gratuità di quanto affermato parla da sola:

“vittime animali: animali “selvatici” o comunque cacciabili e altri, cani e gatti, colpiti per “errore”

è notorio che vengono utilizzate ‘armi di massa’ dagli appassionati !

“vittime umane: morti e feriti accidentali anche tra persone del tutto estranee all’attività venatoria, come cercatori di funghi, persone che semplicemente passeggiando si trovavano nel momento sbagliato sulla traiettoria magari giusta…”

è notorio che durante la stagione venatoria vengono organizzati cimiteri campali non avendo il tempo di seppellire tutte le vittime giornaliere (ricordate uno dei film di Fantozzi ?).

“inquinamento da piombo: i pallini si disperdono nell’ambiente e si ha il saturnismo”

è notorio che l’inquinamento ambientale non è in relazione alla densità di popolazione e di industrie che incidono sul territorio ma viene determinato dalla presenza dei cacciatori !

“Se anche ripulissero e mettessero a nuovo tutto il mondo, rimarrebbero sempre questi gravi fatti contro gli animali, gli uomini e la Natura… contro la Vita.”

Cara Signora, prima di essere cacciatore io sono Cittadino di questo Stato, Padre di famiglia e Cristiano credente …. Le posso confermare che quello che mi preoccupa nei confronti della vita è ben altro: i 5000 è più che ogni anno lasciano la vita sulle strade, le migliaia di vite future che, con apparente raziocinio, vengono sacrificate sull’altare dell’aborto legalizzato per far felice il nostro egoismo, le migliaia di persone che ogni anno devono affrontare malattie e sofferenze derivate dall’aver sacrificato la natura al trionfo della società moderna e del benessere individuale, i piccoli vittime dei pedofili, le tante tragedie generate ogni anno dall’odio fra le diverse popolazioni per semplici ragioni di razza o dei religione !
Non solo, l’odio verso l’uomo e verso la categoria cui appartengo ….questo si mi preoccupa davvero ! Non perché tema per la continuità della mia passione ma perché questo è il seme di un odio verso il genere umano che può portare a conseguenze molto più gravi di quanto si possa immaginare.

Luigi Roi, Presidente Federazione Italiana della Caccia di Varese

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