La difesa dei gay pride è un segno di degrado
20 Giugno 2017
Egregio direttore,
Ho letto vari articoli sul gay pride e il rosario al sacromonte di un gruppo di cattolici per redimere il grave affronto alla famiglia .
Si può avere un’idea differente tra due estremizzazioni?
I difensori di un modello di famiglia tradizionale che non esiste più,patriarcale e contadina, e la moltiplicazione delle forme di convivenza ,una specie di polverizzazione dell’ipotesi iniziale, mille forme e grandezze, oltre ogni normale immaginazione. L’assurdità sta nel fatto che le nuove forme di convivenza dalla minimale atomizzazione, vado a vivere da solo, alle nuove famiglie allargate reclamano un riconoscimento”legale”, un rientrare nella “normalità”. Passato e futuro che si confondono.
Non vedo alcuna innovazione e ne tanto meno rivoluzione nelle esasperazioni e nella parata dell’orgoglio gay e altro. Ho conosciuto persone omosessuali meravigliose che non ostentavano il loro modo di amare come se fosse il migliore o l’esclusivo e altri invece presuntuosi ,indifferenti e pure razzisti.
Non ho partecipato e non lo faro’ in futuro a manifestazioni dove si ridicolizza la personalità umana ,dove la libertà viene confusa con le libertà.
Negli anni 60 e 70 i movimenti anti sistema avevano in sé un nucleo ,un’idea di mondo diversa, un modo di riappropriarsi della vita ;questi invece lottano per essere normalizzati!?
Il capitalismo avanzato e intelligente ha recepito e stravolto le istanze di liberazione , le ha fatte sue e vendute come mode e prodotti di consumo.Il movimento di liberazione delle donne che doveva abbattere il modello patriarcale è stato anestizzato e la fisicità è l’unico valore riconosciuto alle donne con gli orpelli della distribuzione commerciale allegati.Ci sono donne e uomini che vedono la legalizzazione della prostituzione come un elemento di modernizzazione.Alluncinante.
Tutti questi eventi come i gay pride sono sostenuti da tutte le sinistre a vario modo.
È il segno del degrado e della perdita di principi .
Si è passati dalla promozione dei diritti collettivi esclusivamente a quelli della sfera individuale.
Erano temi cari ai radicali e liberali, ora sono acquisiti da tutti,anzi per fare di più si esasperano all’infinito.
Non datemi del bigotto, non è la prima volta che mi capita, sono autenticamente comunista.L’idea di liberazione dell’uomo e della donna dalle forme di schiavitù è la leva principale per uscire dalla preistoria ,mi sembra invece che quest’ultima piaccia al genere umano , come un bambino che non vuole diventare adulto.
Scusate il disturbo.
Angelo Ferrarello
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Non bigotto caro Angelo, ma parli di cose che non capisci: è certo che, in un mondo senza più diseguaglianze, anche questi problemi non ci sarebbero più. Nel frattempo però ci parli tu col ragazzino omosessuale bullizzato o con la coppia l’uomo che non può assistere il compagno in ospedale? Chi l’ha detto che sono “questioni private”? mica cadrai nella trappola dell’Avv Amato e dei suoi, che riducono l’omosessualità al “fare sesso”?