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“La Legge è uguale per tutti”… o solo per alcuni?

ajeje brazorf aldo giovanni e giacomo
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2 Febbraio 2021

Caro direttore

Momento di piccolo sfogo da parte di una cittadina che ha passato più tempo sul pullman che a guardare tramonti.
È dalle elementari (ora ho 30 anni) che puntualmente, e giustamente, pago un abbonamento mensile per poter usufruire dei servizi pubblici delle Autolinee Varesine… e puntualmente sono partecipe delle solite scenate che si presentano al momento della richiesta di presentazione del titolo di viaggio ad un cittadino da parte del controllore o dello stesso autista.

Dopo un po’ che si è abitudinari è normale imparare a conoscere le persone che condividono con te la stessa tratta e, anche senza doversi presentare, ti ritrovi a chiacchierare con loro e a constatare con i tuoi stessi occhi che anche loro, come te, seguono diligentemente le disposizioni richieste dall’Azienda.
Peccato che la giornata NO succede a tutti, ed ecco che magari giusto quel giorno hai dimenticato l’abbonamento a casa, il pos del rivenditore di biglietti non andava e non avevi contanti dietro, il distributore di biglietti automatici presente sul pullman non è ancora in funzione, o semplicemente non trovi il biglietto fatto di fretta e furia perché disperso nella borsa/zaino che è più grande di te… e che succede?

Succede che il controllore che ti chiede l’abbonamento da mesi, quel preciso giorno pensa che lo stai prendendo in giro e quindi, nonostante tu non faccia la minima opposizione, ecco che ti sbatte in faccia una bella multa mettendoti in imbarazzo davanti a tutti.
Peccato però che nello stesso momento sul pullman con te ci siano tre elementi che guarda un po’, non solo sono senza biglietto, ma pure senza documenti!
E che fai? Non li lasci andare? Certo che sì.
E via così, altro giro, altra corsa!

Fortunatamente io faccio parte di quella piccola parte di persone che ha ricevuto un’educazione e sa cos’è il rispetto per il lavoro altrui, quindi non mi permetterei mai di alzare i toni verso una persona che sta facendo il suo lavoro, ma allo stesso tempo, come tanti altri cittadini che pagano abbonamenti salati per un servizio che, diciamocelo, non è quasi mai impeccabile, si aspetta un minimo di rispetto per la Legge che (in teoria ma in pratica no) dovrebbe essere uguale per tutti.

Martina

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Italiano, onesto, pagante ed educato, non violento.
    Tutte caratteristiche penalizzanti in questo paese. Verrete presi di mira da una inflessibile legge pronta a punirvi non appena cadrete in fallo per lasciare indisturbato chi minaccia, commette violenza e delinquera.
    E’ il buonismo ipocrita che oramai ci divora dal di dentro ….il buonismo che ci fa trattare le persone in maniera differente , italiani di serie A che possono continuare a viaggiare gratis ed italiani di serie B che seppur paganti vengono castigati appena dimenticano a casa un pezzetto di carta.

  2. Castegnatese ora Insu
    Scritto da Castegnatese ora Insu

    normale. c’è da stupirsi ?

  3. Giorgio Martini Ossola
    Scritto da Giorgio Martini Ossola

    L’educazione molto spesso viene percepita come un segno di debolezza,l’ho imparato sulla mia pelle ed ora quando devo difendere un mio diritto la accantono per un momento. I risultati sono sorprendenti…provare per credere.

  4. Avatar
    Scritto da Dio Nettuno

    Alquanto singolare questa lettera, proprio in considerazione del fatto che personalmente, molto spesso, ho assistito a scene simili a bordo degli autobus delle Autolinee Varesine, ma con epilogo diametralmente opposto a quello descritto. Quando vengono trovate persone senza documenti, indipendentemente dal colore o dall’età, i controllori chiamano sempre (purtroppo per gli altri passeggeri) le forze dell’ordine, attendendo che arrivino per identificare i trasgressori. Non mi è mai capitato che lascino andare qualcuno, anzi.
    Mi pare quindi quello della signora, uno sfogo dovuto al solo fatto di essere stata sanzionata, per un errore suo. Del resto i controllori vedono centinaia di persone ogni giorno, fa sorridere che si possa pretendere che si ricordino chi ha l’abbonamento e chi no, magari anche con quale scadenza.

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