L’Arrigo a Taino, un luogo di ritrovo e di ricordi indimenticabili
25 Gennaio 2025
Ancora mi ricordo da ragazzino quando andavo alla sera a prendere il gelato con il mio papà. Erano sere d’estate e, mentre il papà chiacchierava con gli amici, io guardavo il “campionato mondiale di carte”. Le chiamavano così le partite a briscola negli anni novanta, o forse veniva detto solo a me. Fatto sta che si sentiva anche da Angera quando una briscola alta compariva “magicamente” all’ultima mano e veniva lanciata sul tavolo.
I miei ricordi iniziano lì, ma l’Arrigo era aperto dal 1986, e per quasi 40 anni è stato un riferimento in paese. Anche negli ultimi anni, quando, pur ancora davanti al forno a preparare una delle pizze più speciali della zona, il figlio Fabio è succeduto alla guida del locale. Mio nonno beveva lo spruzzo, un bianco macchiato con del Campari; anzi, lo bevevano tutti. “Fàmm un sprùzz par piasee”, l’Arrigo se l’he sentito dire anche anche da me e dai miei amici adolescenti negli anni 2000, ma non mi piaceva per niente. Era più un rito, un modo per cercare di confermare le proprie radici tainesi. Aperto dal mattino per le colazioni, quante volte è capitato di fare una pausa pranzo e, soprattutto, quante volte abbiamo organizzato una pizza last second, improvvisata ad orari improbabili dopo cena. Magari di rientro dal lavoro alla sera dopo aver trovato traffico, dopo una riunione del consiglio comunale o dopo una partita di ping pong… il forno a legna era sempre acceso e disponibile, questo è il mio ricordo degli anni 2010.
Quanti bei ricordi anche negli ultimi anni… La cucina del Fabietto la conoscono anche fuori provincia. Amici o colleghi invitati una volta quasi per caso chiedono di poter organizzare nuovamente una serata paella e sangria. All’interno del locale oppure, quando la stagione lo permette, nel mitico privè, area esterna che solo pochi affezionati conoscono. L’Arrigo è stato un luogo di ritrovo e di creazione di ricordi indimenticabili, un punto di riferimento per la comunità e un simbolo delle tradizioni locali; lo spruzzo negli ultimi anni ha iniziato a piacermi, peccato che ora non lo sa fare più nessuno.
Lorenzo Giudici
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