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L’ex sindaco di Bardello Puggioni: “La storia ha insegnato poco a chi ha seminato discordia e oggi candida”

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11 Maggio 2023

Egr. Direttore,

ho avuto modo di leggere lo scritto del signor Di Donato e mi sono sentito chiamato in causa in quanto ho preso parte al percorso che, negli anni, ha portato alla nascita del Comune di Bardello con Malgesso e Bregano.

Nel corso del tempo si sono succedute diverse amministrazioni legittimamente scelte dai cittadini, che hanno iniziato e portato a compimento il percorso dell’Unione prima e della Fusione poi.

Quello di cui veniamo accusati è di essere stati indotti  “a inseguire chi aveva visto nella loro ingenua inesperienza l’inaspettata occasione per risolvere (con l’Unione) i problemi del proprio comune”; ebbene la persona cui faceva riferimento il signor Di Donato è Giuseppe Iocca, la stessa che oggi proprio lui sostiene come candidato Sindaco del nuovo Comune. Il signor Iocca che, a suo dire, avrebbe approfittato della nostra ingenuità a vantaggio del proprio comune oggi invece sarebbe per lui il paladino della fusione.

Oltre a ciò, il signor Di Donato ci accusa di aver rovinato e sperperato tutto il buono che “da loro” era stato fatto sino al nostro arrivo: forse tutto questo buono si riferisce più alle operazioni che hanno accontentato il “loro gruppo”  che non la popolazione.

Eravamo tanto inesperti che, inspiegabilmente, ci siamo accorti che in 50 anni non era mai stata fatta alcuna manutenzione ai bagni della scuola o che, cosa ancora più grave, lo stabile non era fornito del certificato antincendio ma addirittura dell’impianto stesso. Visto la gravità e considerata la permanenza di oltre 100 bambini al giorno le amministrazioni Calvi / Puggioni hanno investito più di 150.000 euro per porvi rimedio.

O vogliamo forse parlare dello stato di abbandono in cui avevano lasciato Via Verdi dove negli ultimi anni si è sviluppata la nuova zona residenziale? Strade fatiscenti o non asfaltate, illuminazione quasi inesistente, eppure da lì provenivano delle cospicue entrate dovute agli oneri di urbanizzazione.

Senza dimenticare che, ai residenti di Via Verdi, il signor Iocca come presidente dell’Unione aveva promesso un rapido intervento che però, come suo solito, non ha poi mai eseguito.

E come queste ce ne sarebbero molte altre di situazioni da raccontare.

Vengo infine accusato di aver abbandonato paese e cittadini ed essermene fuggito all’estero, quando sin da subito, e tutti lo potranno confermare, avevo chiarito che la mia disponibilità sarebbe stata limitata ad un solo mandato da Sindaco, in modo da poter concludere il programma stilato dalla prima amministrazione a guida Calvi, visto che il gruppo era rimasto quasi invariato.

In conclusione, occorre dire con fermezza e in modo chiaro che alcune persone che oggi si propongono di amministrare il nuovo Comune sono quelle che negli anni hanno perseguito i propri interessi personali, seminato odio e divisione, mistificando la realtà. Persone che si sono sempre dichiarate contrarie all’Unione prima e alla fusione poi, oggi invece si propongono quali candidati del nuovo comune.

Evidentemente la storia ha insegnato poco al signor Di Donato e ai suoi compagni che, dopo 8 anni, tentano disperatamente di riciclarsi, nonostante abbiano ignorato i cittadini, le migliaia di firme raccolte, una sentenza del TAR e di fatto spaccato la comunità di Bardello. Ve lo ricordate l’intero paese in rivolta vero? Ve le ricordate le scellerate decisioni sulla viabilità? Ve le ricordate le lenzuola?

A me basta la soddisfazione degli attestati di stima di tanti cittadini che riconoscono di aver notato un vero progresso del paese più in questi ultimi 8 anni che nei precedenti 20!

Un cordiale saluto,
Luciano Puggioni,
ex-Sindaco dell’ex-comune di Bardello

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