Io (NON) viaggio – impossibile acquistare abbonamenti nuova tratta Varese-Stabio

5 Gennaio 2018
Caro direttore,
qui sotto trova il messaggio che ho inviato oggi all’assistenza Trenord.
Credo che i miei purtroppo vani tentativi di acquistare un abbonamento sulla nuova tratta Varese-Stabio possano essere d’interesse e di aiuto per i lettori di VareseNews.
Un caro saluto,
Paolo Nava
Messaggio inviato a assistenzaclienti@trenord.it in data 5/1/2018
Buongiorno,
chiedo di dare massima priorità a questa mia comunicazione. In alternativa mi sentirò autorizzato a viaggiare a bordo dei vostri treni in assenza del titolo di viaggio necessario.
Sono GIORNI che cerco invano il modo di acquistare un abbonamento mensile integrato, con formula TRENO CITTA’ VARESE per la tratta Varese-Stabio. Abbonamento che servirà a recarmi quotidianamente al lavoro da casa (Varese, zona Casbeno) a Stabio (CH), usufruendo della nuova tratta e dei mezzi pubblici di Varese.
Vi chiedo di farmi avere in anteprima i dettagli della tessera Io Viaggio (numero e codice cliente) che ho acquistato e che immagino sia in questo momento in spedizione. In allegato ricevuta del mio ordine relativo.
Se leggete la mia vicenda qui sotto capirete perché, ad oggi, sembra essere l’unico modo che ho per acquistare l’abbonamento che mi servirà a partire da lunedì 08/01/2018.
Grazie dell’attenzione.
Paolo Nava
Ecco la mia storia.
A testimonianza del fatto che, da parte mia, sto provando in tutti i modi ad acquistare anche io il mio titolo di viaggio.
Seguendo le indicazioni sul vostro sito, richiedo (e pago) la tessera IO VIAGGIO per poter acquistare dallo store online l’abbonamento di mio interesse, che stando ai vostri tariffari costerà 64€ (rif. tariffe TrenoCittà Varese, fascia 11-15km).
La tessera IO VIAGGIO non arriva.
Mi informo allora sulla procedura da seguire nel caso, il mio, in cui la tessera non sia ancora disponibile.
Semplice: occorre recarsi alla biglietteria di una stazione o ad uno dei punti vendita Trenord, portando con sè la ricevuta d’acquisto della tessera IO VIAGGIO non ancora arrivata e acquistare l’abbonamento nella formula desiderata.
Così faccio.
Ma alla stazione Varese FS, non sono in grado di applicare la tariffa corretta. Allo sportello riescono a propormi solamente l’abbonamento solo treno con tariffa transfrontaliere: 105€ (contro i 40,50€ previsti dal vostro tariffario). Capiscono la manchevolezza della loro proposta e mi chiedono di provare a recarmi alla biglietteria della stazione Varese NORD, dove “sono direttamente in collegamento con i servizi Trenord”.
Alla stazione Varese NORD, vengo inizialmente deriso: ho forse sbagliato stazione (!) e deve essermi anche sfuggito che Stabio si trova in Svizzera. Dopo mia replica – pacata ma ferma – il sistema viene consultato e mi viene negata ancora una volta la possibilità di acquistare qualsiasi abbonamento con destinazione Stabio. (Fumosa) motivazione? Per via di un’incongruenza delle tariffe inserite su due terminali – per qualche ignota ragione differenti tra di loro – l’inserimento della destinazione è stato disabilitato.
Capisco che c’è poco da discutere (a lavare l’asino si spreca acqua e sapone).
Chiamo il vostro numero di telefono di assistenza e parlo con l’operatore, che, dopo avermi spiegato – in modo senz’altro verboso – le numerose (da me già testate) modalità d’acquisto dell’abbonamento desiderato, mi suggerisce di “provare” in un’altra stazione. “Provare?” penso tra me e me…
Mi guardo metaforicamente intorno:
– Varese FS? missione nr. 1 fallita;
– Varese NORD? missione nr. 2 fallita;
– Varese Casbeno? la biglietteria è stata soppressa qualche anno fa;
– Morosolo? la biglietteria non esiste dagli anni ’90;
– Induno? stazione ancora chiusa, lavori in corso;
– Arcisate? stazione ancora chiusa, lavori in corso;
– Gaggiolo? stazione ancora chiusa, lavori in corso;
– Stabio? la gentile sig.ra di ieri mi ha detto che siamo già in Svizzera, peccato.
Rendo nota all’operatore la mia quantomeno sfortunata collocazione geografica. Comprende e mi suggerisce di “tentare” (sinonimo di provare) la fortuna al distributore automatico, anche in una delle stazioni non presidiate.
Mi reco a Casbeno, la stazione più vicina a casa mia e così faccio. “Tento” la fortuna alla slot machine dei titoli di viaggio, la quale – gentile ma irremovibile – non può erogare abbonamenti di tipo Treno Città.
“Finalmente qualcuno che davanti all’oggettiva impossibilità di procedere e soddisfare la mia richiesta perlomeno ha il buon senso di non darmi suggerimenti su chi o cosa potrà risolvere la mia situazione” penso io. E invece alzo lo sguardo, vedo un foglio appiccicato al muro: “Per biglietti e abbonamenti rivolgersi al bar Cafferino”.
Mi sposto al bar, dove una barista molto disponibile mi spiega che, senza la mia tessera Io Viaggio, dal suo terminale non ha la possibilità di ultimare l’acquisto, non potendo caricare l’abbonamento su alcuna tessera. Perciò, unica fra tutti i personaggi da me incontrati e – nota – unica non dipendente Trenitalia o Trenord che sia, arriva a farmi il preventivo corretto (Treno Città VARESE – Varese Stabio a 64€), ovviamente senza poter completare l’acquisto.
Ed ecco che mi lancia l’ultimo salvagente. L’ennesimo di ghisa, come potete immaginare, altrimenti non sarei qui a scrivervi.
“Perché non prova ad andare alle Autolinee Varesine, davanti alla stazione?”
Da buon ingegnere mi accorgo che la parola “prova” fa nascere in me ancora quel fascino sperimentale a cui evidentemente non so resistere.
Novello Galileo, spinto ormai dal solo istinto di rivoluzione scientifica, chiedo a mia moglie di andare, all’indomani, allo sportello delle Autolinee Varesine, davanti alla stazione Varese FS, dove vendono biglietti e abbonamenti dei trasporti urbani della città Varese e, stando a quanto scritto sul loro sito, anche abbonamenti integrati.
“Proviamo” dice lei, dimostrando di comprendere in pieno lo spirito della vicenda.
Ma la prova fallisce ancora. La signora, gentilmente, rivela a mia moglie che non può emettere titoli di viaggio che comprendono anche i treni. Nemmeno qui posso acquistare il mio abbonamento.
Ultimo passo: una verifica, non più una prova.
Con le credenziali di un’amica che ha a disposizione la sua carta Io Viaggio, provo ad acquistare il mio fantomatico abbonamento.
Funziona tutto, incredibile! peccato solo che la tessera non sia la mia…
Mai avrei pensato di invidiare la mia amica per la sua tessera IO VIAGGIO, solo perché IO (NON) VIAGGIO.
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Paolo Nava esordisce nel campo dei racconti brevi coniugando sapientemente la pervicacia derivategli dal suo percorsi di studi a una proprietà lessicale treccaniana. Il Sancho Panza di Casbeno trascina i suoi lettori in una vicenda tentacolare, ricca di plot twist e di dialoghi surreali che tanto piacerebbero a Godot, raccontando le peripezie che giornalmente migliaia di pendolari insubri sono costretti a subire, ponendosi come la voce più limpida di una generazione dispersa e troppo spesso etichettata senza spirito di iniziativa.
Siamo sicuri che sentiremo a lungo parlare delle vicende del piccolo Paolo contro l’egemonia Trenord.
Un’amica