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Una consulta giovanile per Cassano Magnago?

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29 Marzo 2025

Egregio direttore,
ricercando nel web, leggiamo sul sito comunale d’una Città italiana, a caso:

“La Consulta Giovanile è organismo consultivo dell’Amministrazione Comunale, integra e arricchisce le proposte degli organi del Comune
con l’apporto delle sue competenze specifiche. A tale fine può esprimere pareri, rilievi, raccomandazioni e proposte, non vincolanti, anche di propria iniziativa, relativamente agli atti dell’Amministrazione Comunale e all’attività dei servizi inerenti le tematiche giovanili. La Consulta si propone come punto di riferimento e di informazione sulle diverse tematiche giovanili, come ad esempio: scuola, università, mondo del lavoro, cultura, sport, tempo libero, politiche sociali. Raccoglie informazioni, direttamente, con ricerche autonome, o avvalendosi delle strutture comunali. Promuove incontri.
Coadiuva le realtà associative che la compongono nell’organizzazione e nella promozione di eventi. Raccoglie e comunica all’Amministrazione bisogni e istanze dei giovani, stimola la partecipazione attiva dei giovani in progetti e iniziative per valorizzare il territorio. Promuove l’implementazione
del modello di Amministrazione condivisa, attraverso l’uso dei patti di collaborazione, per favorire l’attivazione dei giovani in azioni di cura dei beni comuni della città, da realizzare in collaborazione con il Comune”.

Questa Consulta viene composta da associazioni, gruppi informali, persone giovani, persino d’altri Comuni; dai rappresentanti interessati in Consiglio, ovviamente.

Guardiamo a Cassano. Dunque …

Consulta delle attività sportive, Consulta per le attività culturali, Consulta per le attività economiche e produttive … Manca la giovanile, ci pare.

Evidentemente sarà per l’incalzante necessità di sentire prima personalità d’erudizione e sapienza, di consultare personalità altamente produttive e poco costose; di interrogarsi sulle forme psicofisiche migliori. Probabilmente sarà che le questioni dei ragazzi portatori di domande di necessità, di incertezza, vengono meno; vengono dopo.

Non scherziamo. Siamo a Cassano Magnago, Comune estremamente interessato dai fatti riguardanti il disagio delle ragazze e dei ragazzi in tenera età; tanto che si potrebbe parlare di vero e proprio disagio minorile. Lo sappiamo bene, soprattutto noi padri, noi madri, quanto è già capitato da noi. Sappiamo delle molte, tristi, drammatiche vicende di cronaca attuale nel mondo dei nostri figli.

Conosciamo ciò che è stato fatto per loro: poco.

Quindi ci chiediamo perché non istituire una Consulta, con tanto di Statuto, col compito di difendere ed affermare diritti per il benessere dei giovani, di rappresentarli nei loro giusti interessi ed aspirazioni; col compito di affrontare le loro problematiche?

Si tratterebbe di uno strumento di progettazione e realizzazione del tempo libero giovanile; e preventivo: del loro disagio o del conflitto, della loro esuberanza, della loro forza a volte dirompente.

Con quali doveri? Manifestare proposte politiche, pareri, indagini sui bisogni; promuovere sostegno volontaristico, costruire spazi di confronto o di dibattito, creare comunità; favorire l’inclusione e l’integrazione sociale; redigere norme (non vincolanti) che garantiscano spazi per i ragazzi.

Si potrebbe obbiettare che non ce ne sia necessità, ma sarebbe stupido. Che già c’è molto, ovunque, ma notiamo solamente la presenza
di un gruppo giovanile superiore di studio o di gioco di società a dilettarsi in Villa Oliva (non avrebbero dovuto costruire ben altro?); sentiamo dell’assunzione di fantomatici (non li vediamo o conosciamo: colpa nostra) professionisti nell’educazione di strada, ma dove stanno
o che fanno (murales a parte) coi nostri figli, si sa? Poi, che d’aggregazione deve occuparsi il privato, l’organizzazione extracomunale, di promozione volontaria; ma non ne comprendiamo le motivazioni (invece ricordiamo tanti C.A.G. sociali sorti in seno all’amministrazione pubblica locale). Si potrebbe reclamare che non vi siano degli esponenti in Consiglio che siano dell’età giusta, ma molto vecchia … Questo è vero.

Perché, quindi, non provare con una “nuova” Consulta, caro Comune di Cassano?

Massimo Crespi – Cassano Magnago Vicina

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