
La pianta ha misure da “campione”: un’altezza di circa 20 metri, la circonferenza del tronco di 360 cm, 400 mq circa la superficie del terreno coperta dalla chioma. L’albero si erge quasi a mo’ di custode del piccolo cimitero del paese. Attorno al tiglio sono fiorite parecchie leggende che ancora oggi vengono raccontate da qualche anziano di Orino.
La più singolare racconta che l’albero fu piantato nel centro del paese nel 1848 da alcuni patrioti filo piemontesi quale simbolo di indipendenza e libertà. Gli austriaci imposero la rimozione dell’albero che fu sì tolto, ma rimesso a dimora dagli abitanti del villaggio in posizione defilata, all’inizio del paese, nell’attuale sito. Sotto l’albero pare si riunissero i paesani per l’elezione diretta del parroco che veniva scelto a maggioranza di voti tra i diversi candidati proposti dall’autorità ecclesiastica.
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