Difficoltoso mantenimento della rigidità peniena: al centro Sme un ambulatorio dedicato di andrologia

La scarsa distensione ed espandibilità del pene, a volte associata ad eiaculazione precoce, è uno dei più frequenti disturbi dell’erezione segnalato dai pazienti, anche in età giovanile, che può influenzare un’attività sessuale soddisfacente per il paziente e per la coppia

andrologia

Il Centro Medico SME, nell’ottica dell’approccio Multidisciplinare ai problemi della salute, ha avviato un Ambulatorio di Andrologia dedicato alle diagnosi precoce delle tematiche andrologiche, integrato con il Servizio di Diagnostica per Immagini.

La scarsa distensione ed espandibilità del pene, a volte associata ad eiaculazione precoce, è uno dei più frequenti disturbi dell’erezione segnalato dai pazienti, anche in età giovanile, che può influenzare un’attività sessuale soddisfacente per il paziente e per la coppia. Non raramente vengono riferiti altri sintomi, quali alterazioni della sensibilità o formicolii e lievi dolenzie, talora riscontrabili anche in stato di riposo. Nella maggioranza dei casi i disturbi sono determinati da cause organiche, anche se l’ansia da prestazione e altri fattori psicologici possono contribuire al deficit stesso.

In presenza di tali disturbi, è certamente consigliabile una visita andrologica, evitando di perseguire trattamenti “fai da tè”, spesso trovati sul web, che ritardano la diagnosi e la relativa terapia, favorendo l’evoluzione peggiorativa della patologia.

Il Medico specialista Andrologo, dopo aver ascoltato con attenzione il paziente, procede alla visita clinica per rilevare eventuali alterazioni di consistenza sospette per la presenza di fibrosi a carico della guaina di rivestimento dei corpi cavernosi o del setto tra i corpi cavernosi del pene, che va comunque distinta dalla Malattia di La Peyronie, meglio nota come induratio penis plastica.

Nella maggior parte dei casi la fibrosi ha cause micro-traumatiche determinate dagli atti di trazione e tensione correlati all’attività sessuale. Gli eventi micro-traumatici sono usualmente indolori alla loro insorgenza e generalmente guariscono spontaneamente, non comportando disturbi alla tumescenza peniena. In altri casi, al contrario, si determina uno slaminamento o persino una lacerazione delle fibre della tunica dei corpi cavernosi o del setto intercavernoso, dando vita ad un processo infiammatorio responsabile dell’accumulo di fibrina e dell’attivazione dei fibroblasti. Ne consegue un’abnorme produzione di collagene favorente la formazione di esuberante tessuto riparativo fibro-cheloideo responsabile della progressiva perdita di elasticità dei tessuti interessati. Tale processo, se non diagnosticato tempestivamente e trattato con terapie adeguate, evolve sino a determinare ridotta espansibilità dei corpi cavernosi e quindi difficoltoso mantenimento della tumescenza e della dinamica funzionale del pene.

In altri casi la fibrosi è determinata da una patologia autoimmune non scatenata dai microtraumi, ma dovuta a una reazione diretta del sistema immunitario contro delle componenti proprie dell’organismo che nel caso specifico sono rappresentate dai tessuti del pene. Il processo infiammatorio autoimmune genera la formazione di collagene e conseguentemente fibrosi delle guaine peniene e dei corpi cavernosi. Indipendentemente dalla causa che la determina, la fibrosi altera il sistema veno-occlusivo del pene causando la fuga di sangue responsabile della ridotta rigidità in fase erettiva. Altro fattore disfunzionale della fibrosi è la riduzione dell’afflusso di sangue arterioso al pene dovuta ad aumento delle resistenze intra-cavernose.

Per contrastare lo sviluppo della fibrosi diventa fondamentale la diagnosi precoce, attuabile con l’indispensabile visita specialistica andrologica e con specifici esami diagnostici strumentali del tutto indolori e senza alcun disturbo per il paziente, che vengono prescritti in base alla problematica clinica.

La diagnosi strumentale è principalmente affidata alle indagini con ultrasuoni, ovvero Ecografia, Eco-color Doppler ed Elastografia, nelle quali il servizio di Diagnostica per Immagini  del Centro SME eccelle per esperienza e tecnologia. L’ecografia identifica eventuali placche cheloidee, fibrotiche o calcifiche a livello delle tuniche del pene. L’eco-color Doppler è utilizzato per lo studio dei vasi del pene. L’elastografia è esame di fondamentale importanza che, utilizzando una tecnologia molto sofisticata, analizza in tempo reale la visco-elasticità dei tessuti e genera una mappa dell’elasticità, sovrapponendola all’immagine ecografica. Consente una precisa valutazione quantitativa dell’elasticità delle aree fibrotiche espressa in kilopascal, senza la necessità di iniettare farmaci nel pene, offrendo pertanto informazioni non ottenibili con la sola ecografia.

L’insieme dei dati forniti dall’imaging diagnostico crea un quadro dettagliato delle problematiche responsabili del difficoltoso mantenimento della rigidità peniena.

La precisa diagnosi strumentale consente di impostare tempestivamente le cure multimodali più idonee, ottenendo ottimi risultati quando la fibrosi è ancora in fase attiva ed evolutiva. In assenza di trattamento, il processo fibrotico tende a cronicizzarsi portando anche allo sviluppo di calcificazioni, per le quali non sono disponibili adeguate opzioni terapeutiche. Ecografia ed elastografia permettono inoltre di monitorare la regressione della fibrosi in risposta alla terapia, indipendentemente dalle variazioni dimensionali dell’area interessata.

Un approccio multidisciplinare che integra Andrologia, Diagnostica per Immagini, ed eventualmente le terapie fisiche ecoguidate con onde d’urto a bassa intensità, offre un quadro completo per la diagnosi precoce e il trattamento delle disfunzioni erettili. La condivisione delle informazioni tra Specialisti migliora le possibilità di trattare disturbi della sfera sessuale che altrimenti interferiscono con la qualità della vita.

Centro Medico SME

Via L. Pirandello, 31 – Varese : Poliambulatorio – Diagnostica per Immagini – Punto Prelievi Bionics, struttura sanitaria del network del CDI – Centro Diagnostico Italiano, offre ai pazienti una gamma completa di servizi ambulatoriali in regime di solvenza, tra i quali spiccano gli Ambulatori di Andrologia dell’adulto e di Andrologia pediatrica.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Maggio 2024

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