Come diventare investitori responsabili

Parte del nostro ruolo di investitori responsabili è considerare tutti i fattori che potrebbero incidere concretamente sui risultati dell'investimento, inclusi quelli ambientali, sociali e di governance (ESG)

“Noi lavoriamo ogni giorno rivolte ad un dialogo costruttivo in grado di interpretare le esigenze dei clienti. Nel momento della pianificazione dedicato a soddisfare gli obiettivi di medio e lungo periodo diviene importante individuare quali investimenti sostenibili inserire nei propri portafogli, con che modalità e per quali entità”, spiegano le consulenti finanziarie Caterina De Vecchi e Maria Grazia Pigni.

La sostenibilità è un tema che sta assumendo sempre più importanza e dove ciascuno è coinvolto nella propria quotidianità, ma anche in ambiti come quello finanziario.

Sostenibile è ciò che permette il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali, senza compromettere la realizzazione degli obiettivi delle generazioni future.

Gli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale globali trovano un grande alleato nella finanza sostenibile, che negli ultimi anni ha registrato alti tassi di crescita. L’industria delle soluzioni ambientali oggi vale più di 2.500 miliardi di dollari a livello globale ed è uno dei settori che sta crescendo di più (fonte Pictet “Per te”).

Proprio per tutto questo la finanza sostenibile permette di creare valore nel lungo periodo, indirizzando i capitali verso attività che generino un plusvalore economico in modo utile alla società e all’ambiente.

Il risparmiatore diviene così investitore attivo e responsabile, con la possibilità di incidere sui fattori ambientali, sociali e aziendali, fattori centrali nella misurazione della sostenibilità di un investimento e racchiusi nell’acronimo ESG (Environmental, Social and Governance).

I criteri ambientali (E) possono tener conto dell’impatto di un investimento sulle risorse (risorse idriche, gas serra, rifiuti); i criteri sociali (S) toccano argomenti quali le condizioni di lavoro – inclusi il lavoro minorile e le diversità tra i dipendenti, l’interazione del business con le comunità locali e tematiche di salute e sicurezza; i fattori di governance (G) si concentrano sulla gestione di un’impresa e su elementi quali l’indipendenza del suo consiglio di amministrazione, politiche di welfare e strategie fiscali.

Questi criteri sono alla base di un investimento responsabile, infatti tutti questi fattori vengono presi in considerazione da coloro che si occupano di valutazione e selezione delle aziende, per compiere un’analisi più ampia di un particolare investimento, che si tratti di azioni di un’impresa, titoli obbligazionari o immobiliari.

L’importanza dell’investimento sostenibile è avallata dalla attenta e continua regolamentazione a riguardo.

Gli ultimi regolamenti in vigore dal 10 marzo 2021 (SFDR reg UE 2019/2088) incidono sulla modalità di informazione agli investitori, sulla possibilità di confrontare soluzioni sostenibili aiutando così la formulazione di giudizi e scelte. In più è stata anche introdotta una classificazione dei prodotti in base al proprio livello ESG.

La complessità dell’argomento e la numerosità degli strumenti a disposizione confermano la necessità di essere supportati da un consulente finanziario certificato, che operi sfruttando una gamma multimarca tra le più complete sul mercato e che permetta di effettuare scelte finanziarie responsabili, costruendo un portafoglio sostenibile in base alle singole esigenze.