Buon giorno, sono Crugnola Emilio, presidente provinciale di CONFARCA, associazione degli studi di consulenza automobilistica “agenzie”, vorrei precisare alcuni aspetti del comunicato di ACI.
Il problema deriva da una errata interpretazione da parte dell’Ufficio PRA/ACI di Varese che per queste tipologie di pratiche ci faceva presentare le pratiche con un sistema alternativo tramite PEC, perché il sistema di invio “normale” non gestiva l’opzione. In questa errata valutazione sono caduti anche gli Utenti che si sono rivolti direttamente all’uffici PRA, non solo a quelli che si sono rivolti agli studi di consulenza automobilistica.
Come Associazione, venuti a conoscenza del problema, abbiamo chiesto un incontro al Presidente della Provincia di Varese per trovare una soluzione che non vessasse gli ignari Utenti che si erano trasferiti in Italia da un paese straniero. È vero che il versamento dell’Imposta Provinciale è un’auto-tassazione ma chiaramente se l’ufficio pubblico mi dice di versare la tariffa fissa non andrò a versare la tariffa proporzionale che è per sua natura più onerosa.
La nostra richiesta aveva come obbiettivo quello di evitare che interessi e sanzioni ricadessero sugli Utenti, garantendo comunque il gettito erariale previsto, operazione possibile in auto tutela.
Purtroppo, la proposta non è stata accettata e ancora per una volta è successo che l’errore di un ufficio pubblico non è stato riconosciuto facendo ricadere l’onere sugli Utenti.

in Importano l’auto dall’estero con l’agenzia, ma la cifra dell’imposta è sbagliata e ora rischiano la sanzione