Egregio Sig. De Zolt,
da automobilista vivo ogni giorno il disagio dovuto alla maleducazione di chi si ferma per strada per far scendere i figli davanti all’ingresso di una scuola.
Questo ogni santo giorno per 9 mesi all’anno.
Spiegare tutto questo a suo figlio non è facile, ma lei ha il vantaggio di essere nel giusto, sicuramente un modo lo troverà; suo figlio prima o poi capirà: genitori come lei insegnano cose di valore ai propri figli.
Più preoccupante pensare cosa insegnano ai propri i genitori incivili.
Riguardo al senso civico, ci si è dimenticati che le istituzioni hanno il dovere di farsi garanti.
Basterebbe poco: 30 minuti al giorno per una settimana, dando doverose multe a chi, incivile ed egoista, non rispetta le regole.
Sarebbe una bella cosa anche per suo figlio, lo aiuterebbe a capire che il suo papà è nel giusto.
La prossima volta che vedrò un vigile alle 8.30 al bar a fare la colazione, o con i colleghi a chiacchierare al bordo delle strade, inevitabilmente penserò a questa vicenda.
Articolo interesante anche se i contenuti, a mio avviso, non sono aderenti alla realtà.
L’auto elettrica per la breve mobilità quotidiana sarebbe il mezzo più adatto; molte sono “plug in” (ricaricabili in casa), quindi non ci sono problemi di colonnine.
Il problema è il costo: un’auto elettica costa 2-3 volte tanto la corrispettiva a benzina. Conti alla mano 20.000€ in più; l’equivalente di oltre 280.000Km di percorrenza con una City Car a benzina.
Altro che timori per le colonnine, qui c’è la certezza di soldi sprecati.
Via Milano ore 16
sono uscita un attimo per lavoro, giusto 100 metri. Quello che ho visto mi ha shoccata.
Gruppi di ragazzi a bighellonare, il più furbo di tutti ha una mascherina chirurgica sulla testa; non sulla la bocca, sulla testa.
Tanti, troppi anziani in giro. Su una panchina 2 signore anziane a chiacchierare ad alta voce e su di un altra una mamma con una bimba che continuava a tossire molto, molto forte.
Non un vigile, non un Poliziotto, non un Carabiniere, nessuno dell’Esercito.
Mi spiace per loro, ma al più se la saranno cercata. Quello che mi fa specie è che prima potrebbero infettare centinaia di persone.
Basta appelli al buon senso, siamo in guerra e ci vuole un coprifuoco serio.
Egregio Sig. De Zolt,
da automobilista vivo ogni giorno il disagio dovuto alla maleducazione di chi si ferma per strada per far scendere i figli davanti all’ingresso di una scuola.
Questo ogni santo giorno per 9 mesi all’anno.
Spiegare tutto questo a suo figlio non è facile, ma lei ha il vantaggio di essere nel giusto, sicuramente un modo lo troverà; suo figlio prima o poi capirà: genitori come lei insegnano cose di valore ai propri figli.
Più preoccupante pensare cosa insegnano ai propri i genitori incivili.
Riguardo al senso civico, ci si è dimenticati che le istituzioni hanno il dovere di farsi garanti.
Basterebbe poco: 30 minuti al giorno per una settimana, dando doverose multe a chi, incivile ed egoista, non rispetta le regole.
Sarebbe una bella cosa anche per suo figlio, lo aiuterebbe a capire che il suo papà è nel giusto.
La prossima volta che vedrò un vigile alle 8.30 al bar a fare la colazione, o con i colleghi a chiacchierare al bordo delle strade, inevitabilmente penserò a questa vicenda.
in “Il disagio di spiegare a mio figlio perchè andiamo a scuola a piedi”
Articolo interesante anche se i contenuti, a mio avviso, non sono aderenti alla realtà.
L’auto elettrica per la breve mobilità quotidiana sarebbe il mezzo più adatto; molte sono “plug in” (ricaricabili in casa), quindi non ci sono problemi di colonnine.
Il problema è il costo: un’auto elettica costa 2-3 volte tanto la corrispettiva a benzina. Conti alla mano 20.000€ in più; l’equivalente di oltre 280.000Km di percorrenza con una City Car a benzina.
Altro che timori per le colonnine, qui c’è la certezza di soldi sprecati.
in “Sulle auto elettriche e ibride pesa la paura di cambiare ma ormai sono avanguardia”
Via Milano ore 16
sono uscita un attimo per lavoro, giusto 100 metri. Quello che ho visto mi ha shoccata.
Gruppi di ragazzi a bighellonare, il più furbo di tutti ha una mascherina chirurgica sulla testa; non sulla la bocca, sulla testa.
Tanti, troppi anziani in giro. Su una panchina 2 signore anziane a chiacchierare ad alta voce e su di un altra una mamma con una bimba che continuava a tossire molto, molto forte.
Non un vigile, non un Poliziotto, non un Carabiniere, nessuno dell’Esercito.
Mi spiace per loro, ma al più se la saranno cercata. Quello che mi fa specie è che prima potrebbero infettare centinaia di persone.
Basta appelli al buon senso, siamo in guerra e ci vuole un coprifuoco serio.
in Il centro di Busto si crede immune al Coronavirus: tanta gente in giro