Per i bar esiste già la norma, prevista dal codice penale: Chiunque somministra bevande alcooliche a una persona in stato di manifesta ubriachezza, è punito con l’arresto da tre mesi a un anno. Qualora il colpevole sia esercente un’osteria o un altro pubblico spaccio di cibi o bevande, la condanna importa la sospensione dall’esercizio.
Forse una spiegazione sta anche nell’applicazione della parte finale dell’art. 32 della costituzione, citato nella lettera: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”: in teoria (anche se non nella pratica) il sistema mira a garantire cure gratuite a tutti e non solo agli indigenti.
Se le classi sono affollate la causa non sono i troppi studenti, ma le scuole inadeguate; se ci sono liste d’attesa eccessive la causa non sono i troppi malati, ma le strutture sanitarie inadeguate; se invece i traffico è asfittico, la causa non sono le strade inadeguate, ma le troppe auto! (Scritto da uno che in città usa più la bicicletta che l’automobile}
L’arcinota incompatibilità in realtà è controversa, in quanto il limite di abitanti perché scatti è di 15.000 in una norma e di 20.000 in un’altra. Galli avrebbe potuto resistere con vari tipi di ricorso, invece ha preferito risolvere la questione optando.
Per i bar esiste già la norma, prevista dal codice penale: Chiunque somministra bevande alcooliche a una persona in stato di manifesta ubriachezza, è punito con l’arresto da tre mesi a un anno. Qualora il colpevole sia esercente un’osteria o un altro pubblico spaccio di cibi o bevande, la condanna importa la sospensione dall’esercizio.
in Il divieto serale di vendita e consumo di alcolici per strada a Varese diventa permanente
Non ho trovato in rete chi sia Il filosofo innominato di Maggioni.
in Voto palese per la mozione di sfiducia all’assessore, il sindaco di Busto Arsizio chiede una modifica al regolamento
I politici chiedono pene esemplari; ma chi le decide sono i giudici.
in Tensione e insulti in centro a Busto tra polizia e giovanissimi. Due denunciati per danneggiamenti
Forse una spiegazione sta anche nell’applicazione della parte finale dell’art. 32 della costituzione, citato nella lettera: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”: in teoria (anche se non nella pratica) il sistema mira a garantire cure gratuite a tutti e non solo agli indigenti.
in “Sanità: perché siamo finiti in questo baratro?“
Se le classi sono affollate la causa non sono i troppi studenti, ma le scuole inadeguate; se ci sono liste d’attesa eccessive la causa non sono i troppi malati, ma le strutture sanitarie inadeguate; se invece i traffico è asfittico, la causa non sono le strade inadeguate, ma le troppe auto! (Scritto da uno che in città usa più la bicicletta che l’automobile}
in Traffico a Varese: “E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?”
L’arcinota incompatibilità in realtà è controversa, in quanto il limite di abitanti perché scatti è di 15.000 in una norma e di 20.000 in un’altra. Galli avrebbe potuto resistere con vari tipi di ricorso, invece ha preferito risolvere la questione optando.
in Lo sfogo di Galli: “Non sono stato io a voler fare il sindaco”