Le pizze in fumo: il lavoro riprende grazie anche alla comunicazione di crisi

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28 Settembre 2017

Una settimana fa l’inferno. Un vasto incendio divampato alla Roncadin di Meduno (PN) aveva distrutto quattro linee di produzioni su sei. Un’azienda nota solo agli addetti ai lavori, ma il suo prodotto è gustato da milioni di persone perché la Roncadin produce circa 500mila pizze surgelate al giorno grazie al lavoro di 540 persone.

Milioni di euro in fumo, ma soprattutto la paura di perdere il lavoro per sempre. Edoardo Roncadin, fondatore dell’azienda, era intervenuto subito: «La cosa importante è che non ci sono feriti. Prontissimo è stato l’intervento dei dipendenti, con capiturno e manutentori che si sono subito accorti della gravità della situazione e hanno attivato le corrette procedure di evacuazione e di sicurezza. Torneremo subito al lavoro. Se sarà necessario lavorare giorno e notte, sabato e domenica, lo faremo. Ci rialzeremo».

Da allora tanto impegno, un vero gioco di squadra tra l’azienda, i lavoratori, il sindacato e soggetti istituzionali del territorio hanno permesso di arrivare a un accordo sulla produttività che porterà a valorizzare le linee di produzione rimaste attive lavorando sette giorni alla settimana su turni di 24 ore fino a Natale.

Una scelta per salvaguardare le commesse e soprattutto i posti di lavoro. La storia non finisce qui però perché tutto è stato reso possibile anche grazie alla grande professionalità di chi ha gestito la comunicazione di crisi. L’ufficio stampa della Roncadin è gestito dalla EoIpso di Legnano. Sul campo Marino Pessina e Miriam Giudici che in questi giorni hanno seguito passo passo l’azienda.

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