Busto Arsizio
Carnevale a Busto Arsizio, sfilata e laboratori. Per il Tarlisu c’è una nuova Bumbasina
Investitura ufficiale per lei con tanto di rosa consegnata dalla Famiglia Sinaghina. Torna la sfilata domenica 17 febbraio
Investitura ufficiale per lei con tanto di rosa consegnata dalla Famiglia Sinaghina. Torna la sfilata domenica 17 febbraio
Si svolse ogni anno dal 1884 al 1905. L’idea di questa bizzarra e fantasiosa costruzione che fungeva anche da pista da ballo, si deve ai disegni e progetti del bustocco Luigi Crespi che per anni animò il Carnevale cittadino
Successo per l’iniziativa organizzata dall’amministrazione. Sono arrivati 29 disegni del Tarlisu, 17 della Bumbasina, 2 disegni dedicati a entrambe le maschere
Li hanno organizzati l’assessorato alla Cultura e quello agli Eventi per mantenere viva la tradizione delle maschere bustocche. Ecco come partecipare
Tanti bustocchi alla tradizionale sfilata composta dai carri allegorici delle associazioni e dai gruppi mascherati, complice anche la splendida giornata
Al pomeriggio la sfilata e alla sera la silent disco. Le informazioni utili sulle strade chiuse
Prima della partenza dei carri della Famiglia Sinaghina, sabato 9 marzo grande festa nel quartiere a partire dalle 11
Dal 2 al 9 marzo tantissimi appuntamenti con il Tarlisu e la Bumbasina alla guida della città. Sabato 9 sfilata con 17 carri e silent disco alla sera
Il primo cittadino Antonelli ha consegnato le chiavi della città alla maschera bustocca che governerà nella settimana del Carnevale. L’appello del Tarlisu: “Sindaco, fai le cose per la città e non dare retta ai partiti”
La nuova nata si chiamerà Tarlisina e sarà “tenuta a battesimo” con la sfilata del 4 marzo. Undici carri e molti gruppi di bambini a piedi grazie al coinvolgimento delle scuole. Domenica ci sarà la consegna delle chiavi della città
La Juniores dell’Asd San Michele guidata da mister Umberto Pace è un mix di ragazzi italiani che sognano di fare il proprio esordio in prima squadra e diversi stranieri, quattro dei quali ospitati da diverse comunità del territorio poiché arrivati nel nostro Paese come minori non accompagnati, da soli, senza famiglia
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