La Gioeubia brucia bene, si rinnova la magia del rogo benaugurante
Nel giro di un minuto le fiamme si sono levate alte dal fantoccio della strega: una sera di festa per tutti
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In migliaia hanno preso parte al rito che decreta la fine dell’inverno e che si porta via tutte le negatività dell’anno passato. Prima accensione per il sindaco Antonelli
Come tradizione si rinnova l’appuntamento al circolo carnaghese con chiacchiere, vin brülé, polenta e asino, brüscit e gorgonzola
Giovedì 26 gennaio alle ore 21 al piazzale dell’ex stazione della ferrovia per Valmorea
Falò del fantoccio, cena e visita al monastero nella serata di giovedì 26 gennaio
Il rogo della strega, molto spettacolare, animerà la serata dell’ultimo giovedì di gennaio: a Lonate è però molto radicata un’altra tradizione, legata alla cura dei campi
Si inizia col rogo del fantoccio fino ad arrivare al clou dei festeggiamenti del santo patrono il 5 febbraio
E se per caso volete vivere due volte lo spettacolo, vengono anche bruciate in due orari diversi, prima e dopo cena
L’appuntamento cavariese, però, è al venerdì: è un’occasione per vivere due volte la magia della gioeubia
Il falò è previsto per le 18,30 e ci sarà la possibilità di mangiare un piatto della tradizione contadina e una bevanda calda
La tradizione è rinata nella cittadina nel 1985, anche quest’anno con un programma coinvolgente, con risotto, vin brulè e musica
Tutto pronto anche in paese, grazie all’impegno della Pro Loco
Il volume è disponibile nelle librerie e in alcuni negozi della città. Racconta la storia di questa tradizione attraverso i disegni di Tiziano Riverso e le parole di due giornalisti e Chiara Massazza
Oltre al falò “ufficiale” del giovedì a Cajello, si può replicare anche nei giorni successivi
Non ci saranno solo quelle che verranno bruciate in piazzale Einaudi. Ogni quartiere ha la sua da Borsano al Redentore, da Sacconago a Beata Giuliana
Appuntamento in piazza Toselli alle 19,30 col corteo. Il rogo avverrà al Campone dove sarà possibile cenare
Il ricordo del padre Silvio in un breve post che riavvolge il nastro di uno dei più gravi fatti di cronaca degli ultimi decenni in provincia di Varese
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