Milano

Questa crisi è il big bang che ci farà cambiare

Luca Paolazzi (direttore centro studi Confindustria) «L’Italia è al bivio, senza riforme il pil pro capite nel 2030 sarà di 2760 euro a testa e di 253 miliardi più elevato di oggi. Con le riforme potrà aumentare di 872 miliardi di euro, cioè 11.160 euro per abitante»

Social network

“Pier ma poi ci tagghi?”

Il tweet è stato diffuso alle 20, ora di d’inizio del vertice tra Angelino Alfano (Pdl), Pierluigi Bersani (Pd) e Pierferdinando Casini (Udc) e la foto è diventata subito la più postata nel web

Milano

Il programma di Cambia Italia

L’incontro “Cambia Italia. Riforme per crescere”, organizzato da Confindustria, si terrà a Fieramilanocity il 16 e 17 marzo. Un programma intenso con ospiti di caratura internazionale tra cui: il premier Mario Monti, il ministro Corrado Passera, il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso, Frank–Walter Steinmeier capogruppo SPD

Economia

I grandi del mondo discutono del destino dell’Italia

L’incontro “Cambia Italia. Riforme per crescere”, organizzato da Confindustria, si terrà a Fieramilanocity il 16 e 17 marzo. Un programma intenso con ospiti di caratura internazionale tra cui: il premier Mario Monti, il ministro Corrado Passera, il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso, Frank–Walter Steinmeier capogruppo SPD

Confine

Tasse e frontalieri, nessun accordo bilaterale con la Svizzera

Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha chiuso ogni tipo di ipotesi di accordi con Berna: “Devono essere gestiti dall’Unione Europea per un efficace lotta all’evasione fiscale”. Intanto i ticinesi bloccano i ristorni ai comuni di confine anche per quest’anno

Scuola

Imu, i tre criteri di esenzione per le scuole

Sono tre i criteri per identificare il carattere non commerciale in base al quale le scuole e le altre attività non profit, in primis della Chiesa, potranno godere dell’esenzione dall’Imu. Li ha spiegati il premier Mario Monti alla commissione industria del Senato

Berlino

Merkel annulla la visita a Roma

Dietro la decisione del cancelliere tedesco una questione di politica interna da ricondursi allo scandalo che ha travolto il Presidente della Repubblica Christian Wulff accusato di illeciti

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