Alla scoperta dei Barconi nelle acque di Caldé
31 Agosto 2012
«Si tratta di due imbarcazioini da lavoro e d’epoca dimenticate sul fondo del lago Maggiore nell’area del Comune di Castelveccana». I nostri lettori Mario Spagnoletti e Pierpaolo Montali, esperti di immersioni subacquee, hanno esplorato la zona.
«Il primo barcone si trova ad una profondità di circa 36 metri, adagiato sul fondo fangoso in declivio verso il basso. Esso mantiene intatta la propria struttura costruttiva, identificata come quella del tipico Comballo Lariano, che veniva usato in tutta l’area del Lago di Como come mezzo da trasporto generico, oltre che da pesca. Nessun nome compare sui suoi fianchi, nessun reperto differente che lo possa collegare ad un proprietario o ad un uso specifico. Dal primo barcone si può così nuotare, tenendo scrupolosamente la curva batimetrica, sino al secondo e meno profondo relitto. Esso è in pessimo stato di conservazione, pur mantenendo invece eccezionalmente integro il motore con lo stampo ancora leggibile della scritta CARBURATORI MILANO.
Queste imbarcazioni costituivano il mezzo di trasporto principale della gente del lago, agli inizi del ‘900, sino a quando venne completata la strada Laveno-Luino che offrì alla sponda lombarda un alternativo collegamento terrestre».
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