Gallarate - Il Comitato per Gallarate 2010 ripercorre le tappe finali della gestione del centro destra in città e lancia un invito perché non si ripetano gli stessi errori
"Gallarate esce da un periodo di gestione del Polo a dir poco sconcertante..."
Riceviamo e pubblichiamo

Innanzitutto spieghiamo perchè a Gallarate serve necessariamente una conduzione "civica dell'amministrazione". Serve perchè i seri problemi che attraversano la città abbisognano di un approccio locale slegato dalle logiche degli apparati politici. Ciò, va da sè, in un momento in cui tutti, ma proprio tutti, sostengono (come noi del resto) l'esigenza di un concreto decentramento, dovrebbe essere il principio base dell'agire amministrativo.
Purtroppo, invece, specie in questi ultimi tre anni, diverse scelte determinanti per la città sono state indiscutibilmente piegate a logiche extragallaratesi. Con i risultati sotto gli occhi di tutti i cittadini. E veniamo ai tanti invocati contenuti e programmi, che sul sito di Mucci non si leggono, di questa campagna elettorale che sino ad ora ha soltanto sbandierato silenzi e chiacchiere da bar. Gallarate esce da un periodo di gestione del Polo a dir poco sconcertante anche a causa della blanda, ed alle volte inconsistente, "opposizione" del centrosinistra. Gli unici veri assaltatori di simili errori, infatti, sono stati i consiglieri  Gnocchi e Rigliano! Un periodo di amministrazione così nero, infatti, la città non lo aveva mai avuto forse in tutta la sua storia. A parte la non secondaria trascuratezza con la quale non si sono affrontate le questioni elementari della gestione comunale, ovvero la conservazione delle strade, dei marciapiedi, dei punti luce, e in generale delle piccole cose, gli stessi fallimentari uomini del centrodestra che nuovamente vogliono il voto dei cittadini, hanno assunto scelte importanti prive di ogni senso logico.
Qualche esempio? Dopo che da tempo si attendeva il varo della casa di Riposo, la stessa ha preso il via in un turbinìo di indagini (ancora aperte!) dalla magistratura. Il megacentrocommerciale nell'area dismessa dell'ex cotonificio Borgomaneri, legato al quale c'era il cosiddetto polo culturale ubicato nel maggior posto possibile, è stato quanto di peggio la politica gallaratese non avesse mai fatto prima su una ex fabbrica anche grazie alla progettazione di un tecnico della Lega (ma non è contro i supermercati?).
Tanto è vero che sull'intervento miliardario un esposto con primo firmatario Gnocchi inviato alla Procura, che la sinistra non ha firmato forse perchè sul progetto si era astenuta in Commissione salvo poi ravvedersi vista l'indignazione popolare, ha evidenziato in determinate situazioni di vantaggio privato a scapito del pubblico interesse. Si sono chiusi i parcheggi (vedasi quello della stazione), senza criterio salvo quello di progettare future, ed ancora lontane, improbabili aree di sosta interrate. Si è dato il via all'Hupac senza tutelare minimamente il quartiere di Sciarè ed in generale l'intera città...deposito!!! Anche su questo punto Gnocchi, dopo un deciso fuoco di sbarramento, solitario ha chiesto un referendum tra i cittadini che il centrodestra ha negato in Consiglio. Ed a proposito di referendum, nonostante le quasi tremila firme, non  si può dimenticare quello negato dal Polo sul futuro della SS366 dove, per difendere una scelta di sviluppo criteriata e a difesa del commercio tradizionale e della città operosa avanzata dal Consiglio Comunale nel 1996 e cancellata con una spugna dalla Regione, Gnocchi si era messo in  testa al comitato promotore che ricorse al TAR purtroppo senza frutti.
Insomma questa città  in ginocchio ora dovrebbe rinascere per mano di chi l'ha seppellita? I miracoli li fa solo il Signore ma qualcuno evidentemente mischia il serio con il faceto. Certo, qualcuno dice, i candidati sindaco in lizza sono tutti sullo stesso piano. Diverso! Andrea Buffoni è infatti sostenuto dalla nostra lista, che da sola, vista la chiarezza di programma sull'affare centri commerciali sulla SS366, per le persone che la compongono e per le cose che hanno fatto, danno garanzia di idee, progetti e onestà al servizio della città.

PER GALLARATE 2010