Baritono nel Coro fiocco di Neve, amante delle Fiat 600: le passioni.
Sindacalista: limpegno di una vita. E Salvatore Torre, il candidato alla
camera del neonato movimento dantoniano, Democrazia Europea, che ha schierato un altro
uomo fino a ieri della Cisl, nel collegio di Sesto Calende, il numero quattro. Ha
cinquantaquattro anni, proviene dal sud. Dalla provincia di Messina è salito al nord nel
lontano 1959 e ha sempre abitato a Besozzo, dove ha costruito la sua vita, la sua
famiglia. "Mi piacerebbe ritornare in Sicilia ogni volta che è il periodo delle
arance, per assaporare il gusto di raccogliere i frutti dagli alberi" dice Salvatore
Torre, raccontandosi. Cosa le ha dato questa regione?
"Innanzitutto il rapporto con la gente, in questa realtà mi sono inserito molto
bene, e poi il lavoro, il dopoguerra in Sicilia era duro, e per i ragazzi le alternative
non erano molte. Io ho cominciato a lavorare molto presto, a quindici anni. Ho interrotto
gli studi di ragioneria per difficoltà economiche ed ho iniziato alla Whirlpool, allora
Ignis, dove ho finito nel 1973 per intraprendere lattività sindacale. Dal 74
sono stato segretario provinciale, regionale e ho ricoperto incarichi nellesecutivo
nazionale per la categoria dei poligrafici. In questo periodo è avvenuta anche la mia
formazione, frequentando per tre anni il centro studi Cisl di Firenze. Insomma un impegno
nel sindacato molto lungo".
E oggi la candidatura in Democrazia Europea, perché?
"Lesperienza fatta nel sindacato, la conoscenza e lamicizia con
DAntoni sono fra le motivazioni che mi hanno spinto prima ad aderire a questo nuovo
partito e poi a candidarmi dopo la proposta fattami dallo stesso DAntoni, durante la
sua visita a Varese. Dopo il lungo impegno nel sindacato, ritengo che la gente abbia
bisogno ancora di me, non a caso il mio slogan è impegno con la gente e per la
gente".
Democrazia Europea ha scelto di correre da sola, cè spazio per queste scelte?
"I due poli hanno come obiettivo quello di governare il potere; noi siamo per il
ritorno ad un sistema proporzionale che permetta il confronto, confronto che oggi ha
lasciato il posto ad un scontro fra persone che vogliono il potere. Stiamo al centro e
pensiamo che ci sia posto per un terzo polo che recuperi i cattolici".
Ma non ci sono altri partiti al centro come i popolari per questo?
"Riteniamo che i popolari non rappresentino tutto il mondo cattolico, la vera
identità che si è costruita sotto un'unica bandiera, quella dello scudo crociato, si è
persa e i cattolici si sono sparpagliati, per questo puntiamo sullelettorato
cattolico e ci sentiamo confortati anche dalla risposta del mondo ecclesiale. Puntiamo
inoltre al mondo del lavoro e a recuperare quel terzo di elettori che non va a
votare".
Quali sono le priorità nel lavoro, tema a voi vicino?
"I dati sulloccupazione sono confortanti, nonostante questo esistono delle
problematiche da affrontare, come la richiesta di personale specializzato. La carenza di
questi tipo di manodopera va affrontata con la formazione, ma non con i contratti di
formazione o apprendistato che sono ormai specchietti per le allodole. A livello locale è
necessario attivare corsi a seconda delle richieste del mercato. E poi ci sono posti
occupati dagli extracomunitari, va bene, ma il lavoro deve essere regolarizzato, si deve
combattere il lavoro nero".
La qualità del lavoro?
"Bisogna riconfermare lo statuto dei lavoratori che non offre ancora sufficienti
garanzie a livello di contratti".
E le morti bianche?
"E un fenomeno purtroppo diffuso, a livello nazionale e anche nella
provincia di Varese e spesso accade laddove il lavoro è in nero. Esiste la 626, che
troppo spesso è lasciata alla volontà di ognuno, ne consegue che la sicurezza sui posti
di lavoro è lasciata un po al caso, invece la legge cè e va applicata".
Quali gli impegni principali per questo territorio?
"Innanzitutto la viabilità, la diffusione degli insediamenti produttivi ha
congestionato le nostre strade, per questo con un potenziamento e un buon funzionamento
del trasporto su rotaia delle merci, il traffico su strada ne risulterebbe sgravato.
Decongestionare il traffico, rende più facile linsediamento produttivo e lo
sviluppo delloccupazione. Certezza del servizio invece per il trasporto pubblico
delle ferrovie Nord e Stato, delle cui inefficienze risentono i pendolari. Dopo la
viabilità viene il rilancio turistico di questa zona, che è quella dei laghi, per la
quale si potrebbe pensare ad un turismo speciale, quello della terza età. Per questo tipo
di turismo, ma anche per la presenza, centrale in questa provincia, di Malpensa è
necessario risolvere il problema degli alloggi che non ci sono e puntare sulla ricezione
alberghiera. Infine lambiente: il caso del secondo inceneritore a Castiglione impone
di trovare una soluzione. Che già allorigine dovrebbe prevedere un utilizzo di
confezioni e involucri riciclabili, insomma occorrerebbe in tal senso legiferare e fare in
modo che si formi una cultura diversa e più attenta di consumo. E in questo contesto è
ovviamente necessario il potenziamento della raccolta differenziata".
Da sindacalista a politico, cosa cambia?
"Sono stato sindacalista per una vita e posso tranquillamente dire che parto con
una esperienza alle spalle. Fare il sindacalista è diverso, ma indirettamente ho sempre
vissuto la politica, se poi andiamo a parlare di lavoro e sociale lesperienza
cè, anche dellambiente romano, non avrei quindi problemi a sedermi in
parlamento qualora eletto".
Cosa travasa dalla sua attività di sindacalista in quella di politico?
"Credo di potere rappresentare tutti e di potere avere una visione generale; dal
sindacalista quale sono stato prenderei sicuramente la capacità di mediazione, inoltre
sarà naturale per me nellambito del sociale e del lavoro essere con la gente".
Il suo è un collegio difficile, cosa si aspetta dal tredici maggio?
"In queste elezioni ci sono squadre molto forti e squadre più deboli, tutti
entrano in campo per vincere, Democrazia Europea è nata da poco tempo, ci sono tutte le
condizioni per fare bene un campionato".