Vincenzo Lardo, a maggio
quarant'anni. E il tredici dello stesso mese candidato nelle file
della lista Di Pietro in un collegio difficile. Il numero quattro,
dove si troverà di fronte il già deputato leghista Giorgetti,
Caielli per l'Ulivo e Torre per Democrazia europea. Abita a
Comabbio, dove dal 1999 è consigliere di maggioranza e da anni
segue il Senatore. "Seguo l’Italia
dei valori sin dalla sua nascita, - dice - come iscritto e come
militante e già dal 1992 seguivo il Senatore come magistrato di
Mani pulite, mi sono ritrovato nelle idee di Di Pietro e del
movimento che ha fondato. Ho seguito questo movimento e condiviso
la decisione di creare una lista slegata dai due poli, sola.
Riteniamo di essere persone credibili e moralmente integre, quello
che serve per rinnovare la politica e soprattutto la fiducia delle
persone, che dalle vicende di malaffare degli anni Novanta ha
ricavato solo una indistinta disistima verso la classe dirigente".
E dunque questo è l’elemento
innovativo dell’Italia dei Valori?
"Lo svecchiamento della politica potrebbe essere definito
come uno dei nostri obiettivi. Che può essere realizzato con il
coinvolgimento di persone che appartengono alla società civile e
non come ancora accade in alcuni collegi in cui le candidature
passano da padre in figlio. Il collegio di Luino, e non è in
discussione la credibilità delle persone, rappresenta un modo di
fare politica da Prima Repubblica. La politica al servizio dei
cittadini questo è il vero elemento innovativo".
Anche un magistrato che diventa politico, costituisce un
elemento innovativo dell’Italia dei valori?
"A parte che è successo dieci anni fa, ma l’elemento
innovativo è anche nella persona di Di Pietro, una persona
credibile, la cui immagine purtroppo si svende"
Qual è l’obiettivo del 13 maggio?
"Il tredici maggio rappresenta la prima pietra per
costruire una casa nuova, come lo stesso Senatore ha recentemente
affermato, il primo e solo il primo passo per costruire qualcosa
di nuovo. L’obiettivo pratico è quello di portare quanti più
rappresentanti possibile in parlamento"
E se non si supera lo sbarramento del 4%?
"Il movimento continuerà ad esistere e continuerà ad
agire come ha fatto in questa campagna elettorale con l’obiettivo
di crescere, l’importante è partire"
Come hanno reagito gli elettori alla sua candidatura?
"Presumo abbastanza bene, anche se il nostro è un
collegio difficile in cui le preferenze sono decisamente orientate
verso la Lega e il Polo, ma questo per noi deve rappresentare uno
stimolo in più".
Quali gli impegni prioritari per il suo territorio
"Innanzitutto la viabilità, la situazione dell’autostrada
dei laghi, ma della stessa superstrada che collega Besozzo a
Vergiate lo suggeriscono, a parte avere diviso, quest’ultima
paesi a metà, la sua pericolosità è evidente nel numero
elevatissimo degli incidenti che vi accadono. Poi l’ambiente e
anche la formazione giovanile. In quest’ultimo caso non solo
riferita al livello scolastico, ma anche alla formazione politica,
intesa come preparazione tecnica e amministrativa. Per l’ambiente
bisogna invece partire dalla constatazione che il varesotto ha
conosciuto negli anni un forte sviluppo industriale, in passato
questo sviluppo non è stato controllato anche per la mancanza di
leggi, oggi ci sono leggi diverse e leggi da migliorare per
controllare la qualità del settore produttivo, inoltre occorre
partire dalla constatazione che questo territorio dal punto di
vista dell’industrializzazione è saturo e bisogna puntare sulla
sua vocazione turistica".
25 Aprile
Catia
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