Intervistiamo nello studio di Lavena Ponte
Tresa Orazio Terranova, classe 1941, candidato per la lista Di Pietro nel secondo collegio
della Provincia per il maggioritario alla Camera dei Deputati. Siciliano di Agira, in
provincia di Enna, Terranova si è trasferito a Lavena nel 1963 per proseguire il servizio
nella Guardia di Finanza da cui si è congedato nel 1985. Attualmente svolge la
professione di consulente tributario. Vive a Lavena con la moglie e due figli. Signor
Terranova, cosa lha spinta a candidarsi alla Camera?
"Le motivazioni sono da ricercarsi in diversi fattori, primo dei quali la
personalità di Antonio Di Pietro che ha saputo raccogliere attorno a se diverse persone
che hanno creduto al suo programma, fatto di proposte concrete e non campate per aria. Il
riferimento ai toni di questa campagna elettorale sono evidenti. Viviamo in un momento in
cui tutti parlano di tutto senza spiegare i programmi. Per non parlare delle candidature
imposte dai partiti nei collegi "blindati". Credo che in questo il lavoro della
lista Di Pietro si distingua dalle altre forze politiche: con un grande sforzo siamo
riusciti a porre dei candidati che conoscono il territorio in tutti i collegi, oltre a
formulare delle proposte e dei programmi sul territorio per i cittadini. Questo nonostante
lunico "politico" vero del movimento sia Elio Veltri: io stesso, come
molti altri compagni di partito, non ho avuto prima dora nessuna esperienza
politica, eccetto quella nel consiglio comunale di Lavena".
Quali sono i valori cui il suo movimento si ispira?
"Direi possano venir raccolti nella volontà di ripristinare trasparenza,
legalità, giustizia e merito. Tutti parlano di giustizia, ma nessuno fornisce precise
indicazioni in tal senso. Noi proponiamo una giustizia immediata, certa, rapida. Da ex
finanziere so che vuol dire acciuffare un criminale e vederlo in libertà dopo poche ore.
Lo Stato deve riappropriarsi delle proprie funzioni per controllare il territorio,
soprattutto rispetto a problemi quali limmigrazione clandestina e lo sfruttamento
della prostituzione".
Nel locale quali sono le principali questioni che necessitano di unimmediata
soluzione?
"Vivo a Lavena dagli anni 60, e da quarantanni a questa parte ci
sono le stesse strade e gli stessi problemi di "lontananza", e non solo fisica,
da Varese e dallItalia in generale. La stessa lontananza che mette a repentaglio la
vita delle persone quando cè bisogno di un veloce collegamento con lospedale;
lo stesso problema si ripropone quando sempre un maggior numero di lavoratori va in
Svizzera a lavorare. La vicinanza con la Svizzera produce una competitività troppo forte
ed è quindi necessario provi rimedio al più presto".
Con quali strumenti?
"Come esperto tributario le dico che ci vuole un abbattimento del carico
fiscale nelle zone di confine per invogliare ad investire e a innalzare il livello degli
stipendi, troppo bassi rispetto al costo della vita in queste zone. Poi laltro
problema sono i collegamenti. E necessario rivedere tutta la viabilistica della zona
e dare spazio alle attività ricettive che solo col potenziamento dei trasporti potrebbero
fiorire. Un altro tema che necessita di impegno da parte dei rappresentanti a Roma
consiste a mio avviso nel potenziamento delle strutture sanitarie periferiche, come
Cittiglio e Luino. In questi progetti penso che solo la conoscenza del territorio possa
far comprendere i problemi per risolverli avvicinando così i servizi al cittadino, e non
il contrario".
In ultimo, come risolverebbe la questione del valico?
"I ponti sono vie di comunicazione che uniscono e non devono essere
abbattuti. A mio avviso la proposta di spostare il traffico commerciale al Madonnone
potrebbe costituire una soluzione a patto che vi sia una viabilistica sufficiente a subire
un impatto di tale portata. Attualmente i veicoli che dovessero transitare dal Madonnone
si troverebbero di fronte ad una montagna, causando la paralisi della viabilità. Si
debbono allora trovare soluzioni che non pregiudichino lambiente ma nemmeno i
residenti, quindi la creazione di una strada veloce e rapida che possa portare velocemente
fuori dalla valle per ricongiungere così la nostra zona a Varese".
Andrea Camurani
Chi
è Orazio Terranova