Speciale elezioni - Incontro con il candidato alla camera per l'Ulivo nel collegio di Saronno, Angelo Proserpio
Parola chiave per il futuro della provincia è "riorganizzazione"
Ha 55 anni e ha esperienza decennale sul territorio come avvocato. Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, parallelamente alla sua carriera di avvocato, molti e diversi sono stati i suoi impegni nella società: nel 1978 è entrato a far parte del consiglio di Amministrazione dell'Ospedale di Saronno dove ha contribuito all'avvio della riforma sanitaria sul territorio Saronnese; dal 1980 al 1985 è stato Vicesindaco di Cogliate dove è stato Assessore alla Sanità e Servizi Sociali; nel 1982 ha accettato la presidenza della Biblioteca Civica di Saronno; dopo essersi ritirato nel dalla vita politica nel ’92, prima della crisi di tangentopoli, nel 1996 ha aderito alla lista civica Costruiamo Saronno Insieme, nella coalizione di Centrosinistra; dal 1997 al 1999 è stato presidente del Consiglio di Amministrazione del Teatro di Saronno, mentre dal 1998 è membro del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Busto Arsizio. Nel febbraio dello scorso anno, ha fondato con altri amici la Società Storica Saronnese. Ora, candidandosi per L’Ulivo per Rutelli, "di fronte ad una fiducia così apertamente concessa, mi impegno a non risparmiare alcuna delle mie forze per garantire alle elettrici ed agli elettori di questo collegio la presenza in Parlamento di un loro leale rappresentante".

Su quali aspetti basa la sua campagna?
Sulla conoscenza che ho del territorio e dei suoi problemi con riferimento alle possibilità che il parlamento faccia delle leggi che riguardino i problemi del territorio, come ad esempio l’attuazione del federalismo, come cornice istituzionale, e con riguardo invece ai grandi problemi delle politiche urbane e ambientali; per urbane intendo dire anche i trasporti. Questo è un territorio prototipo ed emblematico di come potrebbe essere la politica dei trasporti e ambientale.

Infatti, Saronno, essendo punto al centro di tre province, è un territorio fortemente urbanizzato: cosa ne pensa del problema della viabilità?
La viabilità è un problema che non può avere delle soluzioni a breve periodo: è un problema che deve vedere delle soluzioni che tengano conto di quanto, purtroppo, di compromesso c’è come modello di sviluppo impiantato. E' un territorio che ha soprattutto del terziario o del produttivo misto, cioè artigianali: non essendoci più industrie pesanti, ma industrie piccole e leggere, significa che la produzione in termini di prodotto interno lordo, sarà data solo se ci sarà la mobilità; ma la mobilità implica infrastrutture; il territorio è altamente urbanizzato e bisogna tener conto di questo condizionamento e cercare di progettare le infrastrutture in modo che non si peggiori la qualità ambientale e della vita. Quindi bisogna privilegiare, dove è possibile, il trasporto su ferro, garantendo l’interscambio gomma-ferro.

Per la Pedemontana?
Se la Pedemontana si deve fare che si faccia subito: non ha senso averla programmata adesso per eseguirla tra dieci anni. I progetti non devono invecchiare e questo è un male comune in Italia. Se si deve fare che non diventi l’ennesima strada che fa nascere delle case attorno: e per fare questo vanno limitati gli accesi, nel tratto Bergamo-Malpensa gli accessi devono essere pochissimi, perchè solo così la strada, che attraversa dei territori verdi, non contribuisce a ridurre il verde che sta attorno. Se è vero che la Pedemontana contribuisce ad alleggerire i trasporti in quel tratto, va riorganizzato e reso scorrevole il traffico locale di altro tipo. Il progetto deve comunque essere condiviso dai comuni: ci deve essere concertazione tra i comuni.

Sul problema della sanità: nel collegio di Saronno è molto caldo il tema dell’ospedale...
Il problema della sanità, è un problema che riguarda, in senso lato, il parlamento italiano. Il problema di Saronno: sono i finanziamenti che arrivano dalle regioni che devono garantire il corretto funzionamento delle strutture. Cosa può fare un parlamentare? A mio giudizio, controllare che la gestione delle finanze di quanto viene trasferito alla regione, sia effettivamente speso in termini di efficacia e di efficienza. A Saronno si spende in modo efficace ed efficiente i soldi della Regione? Su questo ho qualche dubbio: ci sono dei comuni che gravitano su Saronno che siccome non fanno parte della provincia di Varese non possono avere l’accesso ai servizi. L’ospedale di Saronno, che da sempre è autonomo, sia dal punto di vista sanitario, che dal punto di vista amministrativo, adesso per rispondere ad esigenze di economia di scala finisce per essere svuotato fin troppo dei servizi che normalmente dava, oppure finisce per essere sterilizzato di quello che possono essere i servizi amministrativi al suo interno.

Sul problema della microcriminalità, cosa suggerisce?
Intanto non è un problema di questa zona: a differenza di Milano, qui c’è una microcriminalità dovuta all’urbanizzazione, all’immigrazione, due aspetti che sono venuti in evidenza in questi anni. Non si tratta di volere una città militarizzata: bisogna dire che bisogna adeguare le forze a seconda delle problematiche che emergono. Bisogna poi riorganizzare queste forze sul territorio. Saronno, con le sue tre province, dal punto di vista della gestione della presenza delle forze dell’ordine, è un territorio problematico: i carabinieri di Saronno possono ad esempio andare a Carnago, a 20 km di distanza, ma non possono intervenire a 3 km dall’altra parte solo perchè andrebbero in un’altra provincia. Si tratta anche qui di riorganizzare.

Come recuperare quella parte di elettorato deluso che sceglie di non votare?
Non si ha certo la bacchetta magica, ma è certo che una scelta come quella fatta dall’Ulivo per il collegio di Saronno, su una persona che da 30 anni si occupa dei problemi del territorio, è una scelta che si sta dimostrando vincente. È un modo per riavvicinare la politica ai cittadini. Se dovessi essere eletto, io mi impegno ad avviare delle consultazioni periodiche in sale: la gente deve sapere che ogni due settimane mi può trovare da qualche parte per dirmi i problemi del territorio.

Manuel Sgarella

Chi è Angelo Proserpio