Luci soffuse e fari puntati sui sei candidati in corsa per le elezioni amministrative di marzo. Il confronto è andato in scena ieri sera al Cinema Italia grazie alla regia dei comitati di quartiere. Sul palco a discutere c’erano il sindaco, nonché neocandidato, Guido Colombo, Luigi Bollazzi, Jimmy Pasin, Massimo D’Agostini, Giuseppe Criseo e Antonino Trotta, tutti in competizione per la prima poltrona di Somma Lombardo (Franco Sorrentino di Unione Italiana è fuori, il Tar non ha accolto il ricorso).
Sei volti dunque e sei modi diversi di affrontare gli argomenti della discussione e di esporre il proprio programma, tutto rigorosamente in 3 minuti a testa per risposta.
L’applausometro lo vince Bollazzi, le sue frecciatine all’operato dell’amministrazione uscente sono quelle che hanno strappato il maggior numerosi di risate (spesso bipartisan); Colombo, com’è normale che sia per un amministratore uscente, ha dovuto difendersi dal fuoco incrociato degli altri 5; Pasin, il principale oppositore di centrosinistra, è stato forse quello con più argomenti insieme al sindaco, ed è riuscito a strappare alcuni applausi; Criseo non convince per niente quando legge, ma ha sbancato le poche volte che ha abbandonato il “gobbo” e si è dato all’improvvisazione (alcune frecciatine hanno fatto perdere la pazienza persino al sindaco); Trotta non entusiasma e D’Agostini è intervenuto troppo spesso per dire che era d’accordo con qualcosa che era già stato detto da qualcun altro.
Il pubblico comunque ha apprezzato ed è riuscito a seguire con attenzione tutta la serata. Per i sei ospiti del cinema («paganti» fa osservare Bollazzi, «come è giusto che sia» ribatte Colombo) gli organizzatori della serata hanno preparato una scaletta di domande per toccare tutti gli argomenti che interessano i punti caldi di Somma Lombardo, dall’ambiente a Malpensa, alla viabilità e il centro storico.
Temi economici
Sono il cuore di un’amministrazione comunale perché senza soldi naturalmente non si fa niente, e qui su tutti vale la premessa del sindaco, «chiunque governerà è bene abbia ben presente cosa significa il patto di stabilità», che lui stesso spiega così: «È un artificio di bilancio deciso da Roma senza tenere conto della realtà di un’amministrazione come la nostra che non ci permette di spendere i soldi che in realtà abbiamo, un vincolo vergognoso che ingessa le attività delle amministrazioni comunali». Bollazzi e Criseo rispondono che di soldi ne verranno dal taglio degli assessori e dal taglio di consulenze e spese sostenute in questi anni dalle amministrazioni. Bollazzi vuole destinare soldi per un fondo che vada a finanziare buoni spesa per i bisognosi da spendere nei negozi di somma. Pasin ha ricordato come l’amministrazione Brovelli, che ha preceduto quella attuale, abbia speso solo 8mila euro per le spese degli amministratori a differenza degli 80mila spesi dall’amministrazione attuale.
Viabilità
«Il traffico non scorre!», il problema lo pone subito Trotta, «in città continuano a fioccare rotonde dappertutto e mancano le opere che servirebbero davvero come la tangenziale». Bollazzi ha denunciato «5 anni di follie prive di logica» sulla vibilità, durante i quali ha incontrato persone «che mi chiedevano come si uscisse dalla città». Ma non confida nella tangenziale, «che se anche si dovesse fare come ci promettono tutti da anni non sarà percorribile prima di 20 anni». Pasin fa notare come la tangenziale sia solo sulla carta e che anche solo per abbozzare un progetto servirebbero 3 milioni di euro che non si sa neanche «chi deve mettere e dove li deve prendere». «Ci avevano detto che avendo un’amministrazione comunale dello stesso colore di chi comanda in provincia, regione e al governo avremmo avuto dei benefici che non si sono visti». Colombo ha insistito sul lavoro fatto dall’amministrazione con gli enti regionali e provinciali che hanno determinato «un’apertura della città agli eventi che saranno la vera risorsa di Somma e ai tavoli di confronto che contano», naturalmente aveva in testa le possibilità offerte dall’Expo 2015. Secondo Criseo sulla viabilità sommese sono stati fatti troppi interventi e tutti insieme in modo confusionale.
Partecipazione democratica
Secondo Trotta è assolutamente necessario aumentare la comunicazione sulle decisioni del
consiglio comunale. Il sindaco Colombo ha detto che vanno sfruttati sempre di più i nuovi mezzi offerti alla tecnologia per la partecipazione democratica, «penso ai social network, ai forum, al consiglio comunale online che abbiamo già avviato, ai forum per i bilanci sociali, insomma a tutto ciò che può migliorare la comunicazione diretta tra cittadini e amministratori». Il sindaco se l’è invece presa con l’uso che spesso viene fatto dei comitati di quartiere, «spesso troppo politicizzati». Bollazzi ha denunciato l’atteggiamento dell’amministrazione comunale nei confronti dei comitati di quartiere che vengono puntualmente ignorati quando ci sono da prendere le decisioni che contano per la città. Pasin ha risposto alle accuse di politicizzazione del sindaco dicendo di «pensare di trovarsi all’interno di “Alice nel paese delle meraviglie”, il film che danno in questi giorni al Cinema Italia, perché i comitati di quartiere sono un elemento di dibattito e democrazia e accusarli di politicizzazione è inutile. I comitati sono il tramite tra la cittadinanza e l’amministrazione». D’Agostini era perfettamente concorde, «i comitati di quartiere sono uno strumento di partecipazione che va incentivato ed ascoltato».
Malpensa, ambiente,Piano Sea e terza pista
Questo è forse l’argomento a cui i cittadini sono più sensibili. Secondo il sindaco Colombo tutte le infrastrutture aeroportuali vanno valutate a livello ambientale e acustico e per questo è opportuno sedersi ai tavoli di confronto e accordarsi su come vanno fatti gli interventi, «che però vanno fatti perché Somma deve aprirsi al futuro e lo sviluppo di Malpensa è fondamentale, così com’è fondamentale l’incremento dei suoi viaggiatori». Argomento che vede assolutamente contrario Bollazzi, «chi parla di auspicare un futuro per Malpensa con 50 milioni di passeggeri l’anno è un irresponsabile perché non tiene conto dei danni ambientali e alla salute delle persone danneggita dall’inquinamento degli aerei». Pasin conferma che ai tavoli di confronto bisogna andare ma portando la posizione della città «non gli ordini impartiti dai capi di partito che stanno a Roma o a Varese». Secondo Pasin pensare un aumento di passeggeri su Malpensa dell’ordine di 50 milioni è assurdo e impensabile e che quindi la terza pista avrebbe un fondamento solo sulla voglia di qualche affarista di speculare. Dello stesso parere Criseo che ammonisce il fatto che «gli investimenti devono essere commisurati alle possibilità di sviluppo di un territorio e Malpensa non crescerà mai così tanto». D’Agostini garantisce che lui e l’Idv saranno contro l’ampliamento di Malpensa perché «già oggi siamo congestionati dal traffico. È necessario spalmare il traffico aereo sugli altri aeroporti lombardi non solo su Malpensa».
Secondo Trotta invece vanno gestite meglio le due piste attuali, di terza pista non se ne parla neanche, «anche perché Malpensa non sta avendo nessuna ricaduta positiva sul territorio di Somma, nemmeno in termini occupazionali».
Centro storico
Bollazzi auspica meno parcheggi a pagamento per rendere accessibile il centro e rilanciare il
commercio. «Inoltre dico basta a nuovi alberghi e nuovi centri commerciali». Pasin ricorda come l’amministrazione Brovelli si sia spesa per il miglioramento delle facciate degli edifici nel centro storico, «ora però non bisogna più solo abbellire, bisogna rilanciare l’attività commerciale con incentivi ai commercianti e migliorando l’accessibilità al centro cittadino con parcheggi». Criseo ha ricordato come il centro storico sia stato secondo criteri estetici e non funzionali. D’Agostini ha invitato i giovani a reinventarsi un’attivitò, «ad esempio i vetrai da quanto tempo non ci sono più a Somma? Con le nuove attività dei giovani potremmo rilanciare il centro storico. Trotta ha proposto la creazione di un silos per parcheggiare le automobili. Colombo ha ricordato quanto fatto dall’amministrazione e ha parlato della necessità di creare un sistema complesso per dare valore economico al centro storico, «solo così lo potremmo rilanciare». «A Somma dobbiamo decidere se vogliamo diventare la porta d’Europa sfruttando le opportunità di Malpensa e dell’Expo o esserne tagliati fuori».