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I cortocircuiti dell’occidente sui suoi valori

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I cortocircuiti dell’occidente sui suoi valori
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31 Ottobre 2023

Egregio Direttore,
In una realtà internazionale già estremamente problematica, vedi guerra in Ucraina, stiamo assistendo anche al riacutizzarsi drammatico dell’annosa questione israelo-palestinese, dove in pochi giorni anche qui i morti innocenti si contano già a migliaia.
Ora innanzitutto voglio premettere che per me ogni situazione presenta sempre varie sfumature, cioè varie chiavi di lettura, e quindi non vi è nulla più sbagliato che approcciarsi alle medesime con una visione per così dire manichea, cioè in bianco e nero, dove conseguentemente tutto le ragioni stanno da una parte e tutti mali stanno dall’altra. Tale visione porta infatti spesso a precludere la via ad un dialogo costruttivo e/o ad un compromesso.
E purtroppo sfortunatamente, come sulla questione Ucraina-Russia del resto, anche sulla tragedia in corso a Gaza ed in Israele vedo riproporsi uno scenario degno di un banale “tifo da stadio”, dove la maggior parte delle cosiddette élites dell’occidente democratico sono partite “lancia in testa” a sostenere una delle parti in causa, cioè Israele, che sicuramente vittima da una parte lo è, intendiamoci, riproponendo tra l’altro la questione generale dei rapporti con il mondo islamico, e come questa si lega anche al fenomeno immigrazione (ed anche tale problematica è reale, bisogna dirlo chiaramente), cercando contestualmente di zittire polemicamente e bruscamente chi si permette anche solo di fare qualche considerazione più approfondita sul caso in questione.
Addirittura qualcuno si è anche accorto (alla buonora direi…) di un personaggio come il presidente turco Erdogan, alla luce delle sue recentissime dichiarazioni su hamas. Un personaggio che da sempre risulta esponente della fratellanza musulmana, che ha la sua centrale ideologica e finanziaria in Qatar (altro paese amico ed alleato dell’occidente, fresco di mondiali di calcio tra l’altro). Si dice infatti che i leaders di hamas avessero libertà di circolazione proprio nei medesimi Turchia e Qatar.
Ed è qui che per me viene il nocciolo delle contraddizioni occidentali. Cioè dov’era l’occidente baluardo di democrazia e stato di diritto quando giusto un mese si è dovuto assistere, in un clima di ipocrita e, permettetemi, vergognosa e complice indifferenza, alla pulizia etnica degli armeni del Nagorno-Karabakh (per la cronaca oltre 100.000 profughi, come da foto allegata) da parte di un paese come l’Azerbaigian, turco-mongolo ed islamico, retto da un regime autoritario erede della vecchia nomenclatura sovietica, quello degli Aliyev (esattamente come quello bielorusso di Lukashenko), con il sostegno esplicito della Turchia stessa (e purtroppo circola voce anche con l’appoggio indiretto dello stesso Israele)? Perché l’Azerbaigian medesimo è stato di fatto inserito nel sistema europeo, tanto che si sono disputate lì partite degli europei di calcio, finali di coppe europee del medesimo sport, nonché gran premi di formula 1? Perché questi poveri armeni non hanno mai neanche avuto giustizia concreta per il genocidio di 1,5 milioni di persone perpetrato dai turchi durante la prima guerra mondiale? Perché la medesima Turchia di Erdogan, definito, se non ricordo male, dittatore dall’ex premier Draghi, può continuare a negare ostentatamente questo grave crimine contro l’umanità?
Forse purtroppo la triste verità è questa: l’occidente da una parte considera come fondanti valori astratti quali il rispetto dei diritti umani, civili, politici, delle minoranze, cioè in generale democrazia e libertà varie, nonché il rispetto del diritto internazionale consuetudinario e scritto, ma i predetti diritti non vengono contestualmente fatti valere sempre e verso tutti, proprio quasi come una religione, come dovrebbe essere. Invece nella realtà mi sembra che l’occidente stesso li usi più come un “talismano”, cioè li tira fuori opportunisticamente quando gli servono, all’occorrenza con chi vuole e quando vuole, solitamente per questioni molto “materiali”, lasciandoli nel “taschino” in tutti gli altri casi…
L’occasione è gradita per porgere i migliori saluti,
Giuliano Guerrieri

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